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QUANDO ALICE RUPPE LO SPECCHIO regia di Lucio Fulci

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4½ / 10  30/01/2012 13:46:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scombinato thriller di Lucio Fulci,tra gli ultimi lavori del regista romano che non si fa problemi nel proporre scene disturbanti e particolarmente sanguinarie.
I primi due omicidi in tal senso sono molto significativi e la caratterizzazione del protagonista,un serial killer di danarose vedove,induce curiosità.
Fulci che oltre nell'horror si mosse con buon successo anche nel campo della commedia imbottisce le gesta di questo novello Henri Landru con numerosi siparietti umoristici e un'ironia non sempre azzeccata.La stramba colonna sonora rimarca la volontà di allontanarsi da certe convenzioni rimanendo un proposito soddisfatto solo in minima parte.
Simpatica l'idea di imbruttire le attrici,vittime designate di questo mostro paranoico che uccide per soldi.La sua ossessione per le corse ippiche infatti lo induce a dilapidare capitali in serie e a cercare di continuo nuove risorse seducendo donne tutt'altro che piacenti ma provviste di ingenti somme.Nei panni dell'assassino c'è l'americano Brett Halsey,efficace nel calarsi in un ruolo che richiedeva un certo approccio stralunato.
Purtroppo il film perde di quota molto in fretta,la sceneggiatura cola a picco in una seconda parte monotona e insulsa,sino ad un colpo di scena che lascia praticamente indifferenti. Senza contare che l'epilogo è sbrigativo e molto improbabile,emblema di in una pellicola in cui la logica è spesso un optional.
Le intuizioni di un grande artigiano della settima arte come Fulci rendono più digeribile questo film che resta tutta via un'opera assolutamente dimenticabile, in cui il regista stesso sembra non prendersi mai sul serio andando a creare qualcosa di debolmente provocatorio in goffa contrapposizione alle regole del genere.