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THE VIRAL FACTOR regia di Dante Lam

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     6½ / 10  19/10/2012 22:28:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
THE VIRAL FACTOR è il classico thriller hollywoodiano solo che al posto dei bellocci di Los Angeles troviamo un bel pò di musi gialli.
Anche se il regista, con il suo stile inconfondibile, inserisce molto di suo non c'è niente di nuovo sul fronte orientale: la solita adrenalina, i soliti effetti speciali, l'eccezionale e immancabile coreografia del grandissimo Wong Wai-fai, la linea di demarcazione psicologica dei personaggi come da manuale e lo stesso vale per la storia, che però vira leggermente nella sua assurdità logica dei fatti, estraendo i propri protagonisti da alcune situazioni tipiche e trasformandoli in vere e proprie macchine da combattimento invincibili. Un buon prodotto commerciale che ricorda lo stile per cui Hong Kong è famosa, anche se sappiamo bene che Lam sa fare di meglio (ve li ricordate THE BEST STALKER, THE STOOL PIGEON, FIRE OF CONSCIENCE?).
On e Chou sono magnifici nelle scene d'azione e in quelle dei combattimenti, ambientate in luoghi, direi quasi esotici, dove si trova una marea di gente, e la scena finale, l'inseguimento tra elicotteri in mezzo ai grattaceli nella scena finale è una vera trovata spettacolare. Come sempre i personaggi tormentati vengono caratterizzati solo in superficie da Lam e Ng che però, come sappiamo bene, sono capaci di estrarre il meglio emotivo e drammatico anche con quei pochi accenni di carattere psicologico.
Lam in questa pellicola sembra valorizzare tutto quello che c'è di piccolo: dai molti PP ai vari particolari filmici che creano, come si vede nettamente all'inizio del film (da far invidia ad Hollywood la sequenza iniziale girata in Giordania), un senso di reclusione, di angoscia che aumentano inesorabilmente l'adrenalina e la confusione nello spettatore.