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DREDD - IL GIUDICE DELL'APOCALISSE regia di Pete Travis

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Febrisio     8 / 10  26/12/2012 11:21:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'incipit che ne nasce dal fumetto sembra appositamente creato per una trasposizione; unico e attraente. Gli ingredienti ci sono tutti, anche se in dose diverse, è un mix esplosivo quanto i fumetti di Frank Miller. Questo non significa che trasporlo su pellicola non si potesse sbagliare, anzi. Peter Travis dirige il nuovo film di Dredd, il giudice che crede nella legge come fosse la sua bibbia. Lui è la legge, come ricordiamo nella più citazionista trasposizione del regista Cannon con Sylvester Stallone. L'anno è intorno al 2070, in un futuro segnato da guerre atomiche, in cui la popolazione è concentrata in megacittà postapocalittiche. La disoccupazione e la violenza è dilagante. La risposta al caos è un servizio di polizia sostituito da un iter penale più sbrigativo; i giudici fanno giustizia direttamente per le strade. Il nuovo Dredd si dimostra sin da subito adeguato e poco modificato, aggirandosi in un abbinamento dallo sporco ai gingilli più geek spettacolari. È piena azione, che malgrado la sua dose adrenalinica, non si perde in troppe banalità, inquadrature veloci senza senso, e violenza che prende il sopravvento. Il sangue scorre a gogo, ma è quella polpa di pomodoro messa lì in secondo piano. La firma di Trevis si dimostra quanto richiede il suo personaggio; veloce e pragmatica. Il risultato è un prodotto che filnalmente senza estrarre il coniglio bianco dal cappello magico, riesce a ricreare un atmosfera sufficientemente seria, e nel contempo esagerata e stereotipata. È una versione un po "noliana". In apparenza cosa semplice, ma che da qualche anno viene a mancare (a parte a Nolan ovviamente). Senza svelare nulla, complessivamente si va a parare a qualcosa di simile all'agile

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Anche se mancano le milioni di frasi ad effetto che caratterizzavano il primo cazzuto Dredd, è un degno sostenitore e tributo del fumetto. Per quanto sia esile la caratterizzazione, i pochi personaggi son ben riusciti; da Dredd, tutt'uno con l'elmetto, alla sua ben pensante capelli d'angelo. Specialmente per gli amanti dei prodotti che fiorirono negli anni 90, con uomini contro tutti, è un "must". Un film di genere non consigliato a tutti, anzi farà torcere il naso ai più. Di punti migliorabili ce ne sarebbero una marea, a cominciare dalle scene in slow motion che risultano quel qualcosina in più, ma anche di troppo, e alla cattiva big Ma-ma. Dopo quel che potrebbe assogmigliare a una dose di squid, il tutto cede in un finale troppo poco sfrontato nei confronti dello spettatore.

Sarei per il 7.5. Visto lo scarseggiare di film d'azione cazzuti 8. Promosso.