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DJANGO UNCHAINED regia di Quentin Tarantino

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elio91     8½ / 10  17/01/2013 23:58:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che dire? Quentin non sbaglia un colpo manco volendo, nulla da dire.
Tanto che non ho tanta voglia di scrivere nemmeno il commento, e si che il film mi è piaciuto molto.
Ma lo farò lo stesso perché come Tarantino sono un bastardo narcisista.
Partiamo da questo: Django Unchained non è una summa del cinema tarantiniano che tanto ormai ha il suo stile distintivo; è però cinema esplosivo, lo stesso Tarantino si lascia esplodere (...) in un vorticoso gioco delle solite citazioni, facendo parodia non tanto del western ma dei suoi stessi personaggi.
Cosi ci si ritrova a ridere come in una commedia demenziale nella sequenza in cui un gruppo di bifolchi con cappuccio discute sulla scarsa utilità dello stesso, e non per poco, spezzando un momento sulla carta entusiasmante ma che riesce ad esserlo comunque, quasi una eco del cinema precedente del regista dove le trame andavano avanti e indietro tra flashback e presente senza soluzione di continuità. Qui non mancano flashback ma sono sprazzi, la trama procede lineare dall'inizio alla fine.
Eppure si resta tesissimi nelle frequenti scene di tortura, appena cinque minuti (faccio per dire) dopo la succitata scena dei cappucci.
La magia del cinema tarantiniano tutto forma, cinema fine a sé stesso che non si impantana in temi etici o morali. Certo, parrebbe scontata la posizione antirazzista dell'autore ma Django non si propone di certo come film impegnato e chi ha avuto l'ardire di pensarlo non merita considerazione.
Lo stesso protagonista è un nero che non ci pensa due volte a lasciar morire un "fratello" per perseguire il proprio obiettivo. Non è un liberatore, né il simbolo della rivolta. Quale rivolta? Alla fine dovrà affrontare più che dei bianchi, dei neri come lui ma che si comportano forse peggio dei bestiali razzisti come DiCaprio (bravissimo).
Ho addirittura tentato di vederci una critica feroce alla società USA visto che l'unico che tratta Django come suo pari, quasi con un'ingenuità disarmante, è il personaggio di Waltz (ancora incontenibile) che non a caso è tedesco e non americano. Ma è aria fritta questa, come voler esaminare questo tipo di cinema valorizzandone la profondità "impegnata" completamente assente.
è cinema di genere che reinventa lo stesso genere, l'ennesimo tassello nella filmografia di Tarantino.

Note dolenti: il finale non mi ha fatto urlare al miracolo. Càzzeggione ed esagerato come tutto il film ma forse anche di più, eppure prevedibile. Addirittura, e spero di sbagliarmi, a me pare che Tarantino cominci a ripetersi un pò troppo proprio in quella parte finale. Poi le musiche contaminate dal contemporaneo, in dose cosi massiccia, in un film dal set "storico" risultavano abbastanza stonanti oltre ad essere davvero troppe...
Jamie Foxx si fa rubare la scena da DiCaprio e Waltz troppe volte.

Ah, per inciso: non credo di aver mai visto tanto sangue in un suo film, Kill Bill escluso. E le sparatorie sono meno di quelle che potreste pensare...ma questo non è un difetto.


Un passettino indietro rispetto ai Bastardi senza gloria, forse anche a Kill Bill. Ma siamo ancora sui livelli dell'eccellenza. Chi ama o apprezza il regista non resterà deluso.
deliver  18/01/2013 11:10:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ancora visto il film e lo farò presto... ma in fatto di colpi sbagliati.. Death Proof o Jackie Brown mi sembravano parecchio fumosi e lenti..
Sul fatto che Tarantino si ripeta..hai ragione e anche Bastardi senza gloria ne dava prova..
elio91  18/01/2013 19:13:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Jacke Brown mi piacque molto, Death Proof era effettivamente un mezzo passo falso ma il peggio Tarantino l'ha tirato fuori con il suo episodio di Four Rooms, una boiata come quasi tutto il film.

Django sia chiaro che non è un colpo sbagliato, è nella media del regista insomma. Nulla che faccia gridare al miracolo dopo i Bastardi o Kill Bill, lasciamo stare poi i primi due film.