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THE RAID - REDENZIONE regia di Gareth Evans

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  18/01/2013 10:33:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Adrenalina a mille per questo duro action-movie girato in Indonesia dal gallese Gareth Evans, già noto per aver confezionato nel sud-est asiatico "Merantau".
"The Raid:Redemption" è un film senza freni, pieno zeppo di sparatorie, scontri all'arma bianca o a mani nude, un vero compendio di brutalità in cui spesso nulla viene celato alla vista dello spettatore.
La regia mostra pochi fronzoli ed è validissima anche nei momenti più concitati, che sono poi la ragion d'essere della pellicola, in quanto la trama non brilla certo per originalità anche se risultano accettabili gli step in cui la quiete domina sul tema principale, unicamente improntato sulla lotta per la sopravvivenza. Quella cui è costretta una squadra S.W.A.T. che dopo aver fatto irruzione in un fatiscente palazzo comprende di essere finita all'inferno, complice l'assoluto potere di un criminale asserragliato nell'ultimo piano dell'edifico. Il narcotrafficante diventa in breve l'artefice degli eventi che riempiranno di sangue le claustrofobiche locations, protetto da un imponente impianto di sicurezza, dai suoi letali luogotenenti e anche dagli abitanti del luogo, disposti ad aderire alla causa del massacro in cambio di affitto gratis.
Non abbiamo una caratterizzazione dei personaggi particolarmente memorabile, ma ciò che conta è ben altro, ossia un' incessante battaglia che rispetto ai blockbuster americani pur offrendo scene in cui l'esagerazione è palese non scade mai nel ridicolo.
La presentazione del sanguinario boss è eloquente, un'iniziazione cruda a ciò che di lì a poco ci sarà spiattellato in faccia. Forse qualche combattimento si sarebbe potuto limare in termini di durata anche se vedere all'opera Iko Uwais, esperto dell'arte marziale denominata Silat, è un vero spettacolo.
Una volta tanto la struttura da videogame non è un male, anzi, genera curiosità verso la seguente prova cui saranno sottoposti i malcapitati poliziotti, e a condire bene il tutto c'è la colonna sonora di Mike Shinoda , che fuori dai Linkin Park trova nuovamente la vitalità di un tempo.
Da quel che si vocifera questo è il primo episodio di una trilogia, attendiamo fiduciosi e sbavanti.