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THE UNTOLD STORY regia di Herman Yau

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  24/11/2017 09:53:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A stupire in "The untold story" è la capacità di gestire con semplicità disarmante due registri narrativi agli antipodi: il primo mirato alla descrizione delle gesta di un pluriomicida interpretato magistralmente da Anthony Wong: l'uomo, dopo aver bruciato vivo un creditore, si rifugia a Macao dove diventa proprietario (il come lo si scoprirà nel ferocissimo flashback finale) di un ristorante in cui prepara ravioli dal ripieno molto particolare e in cui si macchierà di numerosi atti aberranti.
Il contraltare è rappresentato da alcuni poliziotti a dir poco inetti e fannulloni, protagonisti di siparietti ai limiti del demenziale, una banda di cretini con poca voglia di lavorare e dal quoziente intellettivo evidentemente limitato.
Tra farsa e dramma Herman Yau se la cava egregiamente, amalgama con efficacia i due stridenti segmenti, sino a declinare senza strappi clamorosi in atmosfere corrotte e disturbanti di cui è ammantata tutta la seconda parte; di risate neanche l'ombra, a tener banco è il crudele ribaltamento dei ruoli, con il folle protagonista vittima della violenza da parte delle autorità. Yau lavora splendidamente ai fianchi lo spettatore arrivando quasi a far provare pietà per l'assassino, ma è sufficiente il già citato flashback per eliminare ogni sguardo misericordioso nei confronti del pazzoide. Ricco di efferatezze e di situazioni forti "The untold story" è pellicola non adatta a tutti i palati, o meglio, agli stomaci, anche perchè in grado di toccare corde molto intime nonostante la violenza sfacciata, che Yau mette in scena applicando un' autocensura veramente minima.