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CHERNOBYL DIARIES - LA MUTAZIONE regia di Bradley Parker

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  03/09/2012 15:56:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tempo fa sfogliando una rivista mi trovai a leggere un articolo su Chernobyl e zone limitrofe,ovvero su ciò che era rimasto a più di venticinque anni dal famigerato disastro nucleare e su come le radiazioni influissero ancora su quei territori.
Mi colpirono molto le foto,sconvolgenti immagini di un dramma di inconcepibile portata e testimoni di un abbandono totale di luoghi tramutati dal tempo in sinistri scenari sui quali il criticato Oren Peli deve aver intravisto un potenziale notevole,adattissimo per una storia di paura.
L'azione si svolge a Pripyat,città dormitorio a sua volta abbandonata,all'interno della quale penetra un gruppo di ragazzi in cerca di forti emozioni durante un tour turistico estremo.Ovviamente non possono sapere che qualcosa di molto pericoloso attende l'arrivo della notte per dar loro una caccia spietata.Queste presenze restano avvolte nel mistero sin quasi le ultimissime battute,cosa che evita assurdi "spiegoni" pur non riuscendo mai a generare grande tensione.
Colpa di un soggetto architettato da Peli & Co. già visto troppe volte,convincono la regia affidata al capace esordiente Bradley Parker e la fotografia,dove eccelle l'ottimo Morten Soborg,già collaboratore di grandi nomi della cinematografia scandinava come Refn e Susanne Bier.
Confezione intrigante quindi ma lo scorrere degli eventi è fin troppo previdibile,per fortuna la fame di conoscenza consente di non annoiarsi troppo.Il prologo pieno zeppo dei soliti bla bla bla e i comportamenti assurdi purtroppo non mancano,bisogna però dar merito alla scelta delle degradate ambientazioni e il buon utilizzo delle luci.
Insomma "Chernobyl Diaries" non è così malaccio,semmai troppo piatto per svettare nel panorama horror.