caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

CHERNOBYL DIARIES - LA MUTAZIONE regia di Bradley Parker

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Febrisio     5½ / 10  02/09/2012 10:37:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avreste mai il coraggio di sparlare male del vostro "amico" russo???

26 aprile 1986 Chernobyl è una delle catastrofi più grandi mai successe, e il suo ricordo non è apprezzato da chi quei giorni non fece quello che andava fatto. Insomma la Russia (ormai ex) non è l'america che ogni anno, l'11 settembre, ci fa accendere una candelina, oppure non è nemmeno la Germania che fa il suo mea culpa al mondo intero. Chernobyl è di conseguenza un fatto da dimenticare, e non da ricordare, finchè arriva un regista americano, che mette la parolina magica nel titolo del film. Quest'ultimo non spiega i fatti realmente accaduti, ma ruba il fascino, i paesaggi, e le atmosfere di una città morta nel 1986. Il suo sporco lavoro lo fa; riavvolge il pensiero a quegli anni, e la prima parte è riuscita abbastanza bene.

Putroppo il tutto cede al desiderio di mostrare dei mostri a tutti costi. Oltre che essere di pessimo gusto, il film perde l'essenza costruita nella prima parte. L'insensibilità è da record; trasforma le vittime di una reale catastrofe in mostri orripilanti e cannibali. È come se vedessimo un film ambientato ad Auschwitz, con le ceneri che si alzano, si ricompogono e uccidono i visitatori. Qui vi è una lacuna evidente. Oren Peli, ex paranormal activity, (o chiunque sia) che leggo nei titoli di coda come autore, a cui va la mia pietà per aver trattato il fatto con la sensibilità di un bambino nei confronti di chi ancor oggi muore.

Visto che i produttori pur di far soldi, hanno deciso di mostrarlo mondialmente, accettare o non accettare il pessimo gusto saranno solo affaracci vostri.