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IL DITTATORE regia di Larry Charles

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  18/03/2014 11:41:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sacha Baron Cohen no limits. Si parte con dedica a Kim Jong-Il e poi si continua trastullandosi con le paure americane (e quindi del mondo occidentale) non ancora esorcizzate. Ridere di tutto ciò che arriva dopo l'11 Settembre o è strettamente collegato ad esso già in partenza è un azzardo. Però si sa, il tizio è uno che al politicamente scorretto dà del tu, prendendosi quindi beffe di chiunque inciampi nel suo racconto demenziale che prende forma nell'umiliazione di quei dittatori medio-orientali (nello specifico Saddam Hussein) descritti come assoluti nemici della democrazia e totali dementi.
Cohen con un colpo al cerchio ed una alla botte usa la stupidità e la totale assenza di morale del suo personaggio per rompere gli schemi e portare a galla uno spaccato sociale dell'America attuale tutt'altro che integerrimo, insomma, non tanto distante da quello del nemico tanto temuto. Il poliedrico show-man inglese spara a zero indifferentemente su entrambi i fronti non sempre coinvolgendo. La trama è poco più che pretestuosa e poco interessante, più una maglia dove infilare battute spesso capaci di oltrepassare i limiti della decenza. Al tempo stesso si avverte qualcosa di contenuto, come se Cohen si autocensurasse in rispetto a certe ferite che la nazione americana fatica a cicatrizzare o forse, più verosimilmente, per sacrosante ragioni di botteghino.
Tuttavia rispetto alle solite commediole insipide riesce ad uscire dalla banalità, centrando con spirito surreale fobie, nevrosi e idiosincrasie del tempo attuale.