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TETSUO - UOMO D'ACCIAIO regia di Shinya Tsukamoto

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JOKER1926     7 / 10  05/09/2009 19:36:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Tetsuo Uomo di acciaio" è una pellicola diretta nel 1988 dal giapponese Shinya Tsukamoto. La pellicola è diventata nel corso del tempo molto famosa, il lavoro del regista nipponico sobbalza fra vari generi dunque risulta difficile catalogare in modo irrevocabile tale prodotto cinematografico in un determinato genere, infatti "Tetsuo" potrebbe "essere" un film Drammatico e allo stesso tempo un Horror, infatti la pellicola, in parte ovviamente, rispecchia i caratteri di tale genere presentando dunque una cospicua dose di violenza intrisa (in modo praticamente sproporzionato) nello splatter.

"Tetsuo Uomo di acciaio" è fondamentalmente un film anomalo, ma nonostante l'immensa particolarità del prodotto è abbastanza palese "estrapolare" dei richiami a pellicole del passato come "La mosca" di David Cronenberg nelle sale cinematografiche due anni prima (1986), lampanti e disarmanti i richiami ad "Eraserhead" (uno dei film più grandi della storia del Cinema) di Lynch; in fine, quasi subliminali i cenni a "Persona" del maestro svedese Ingmar Bergman.

Dunque è giusto lodare Shinya Tsukamoto per il suo film ma allo stesso tempo è molto importante creare una sorta di "prefazione" e quindi è impossibile non parlare prima di stereotipi cinematografici che hanno permesso la creazione (in modo consequenziale ) di determinate pellicole.

"Tetsuo" presenta una trama molto "bizzarra" che si esaurisce subito… Un uomo scopre che il suo corpo sta cambiando… La sua carne sta creando un allarmante (e allo stesso tempo incredibile) "binomio" con il metallo; abbastanza chiaro il messaggio della regia che cerca di mostrare (e di denunciare) l'era della distruzione umana fatta dalla tecnologia , dal "non umano" ovvero dal metallo, da "sostanze sporche" che inquinano l'uomo, insomma un po' come "La mosca" la denuncia è "universale", i due registi (nei loro film) cercano di "stoppare" un allarmante pseudo progresso scientifico dell'uomo che (secondo regia) è un regresso (soprattutto per l'ambiente) per l'"Humus" umano.
Il film dopo aver enunciato una sgangheratissima trama abbandona (?) la narrazione e si precipita sui binari della pura follia, la pellicola è dunque la massima celebrazione dell'utopia mescolata sproporzionatamente con una pazza dose di "follia" e di sangue che alla lunga non solo disgusta ma stanca il pubblico. (fortunatamente il film dura poco, è "solo" un'ora di proiezione!)
Il finale del film è da repulsioni, magari ripetitivo ma pur sempre originale.
Da segnalare inoltre due/tre sequenze davvero suggestive che a tratti divertono il pubblico, divertimento accompagnato anche da una bella razione di disgusto.

"Tetsuo" presenta sul piano tecnico una serie di cose davvero importanti, gli attori non sono (ovviamente) giudicabili, gli effetti sonori sono imprescindibili come logicamente gli effetti speciali (perni imperiosi nel lavoro del regista) sono praticamente perfetti e inquietano, suggestionano il pubblico; montaggio davvero particolare con la camera che trabalza sistematicamente il pubblico con una serie di inquadrature magistralmente veloci imperniate in ritmi quasi folgoranti; fotografia (usando un eufemismo) non comune fusa in ambientazioni "viscide", il bianco e nero poco "slanciato" e molto "tarchiato" regala un'atmosfera di "sporcizia" e di claustrofobia al film.

Il film dietro una massiccia e delirante rappresentazione visiva nasconde denuncie sociali, certo è banale pretendere particolari e geniali quadri, disegni concettuali alla Bergman ma la "festa" sul piano delle immagini (sorrette da un mostruoso montaggio) non mancano; pellicola comunque molto scompaginata e con una regia a tratti troppo pasticciona, caotica e ripetitiva.

"Tetsuo" rientra in quella particolare classifica/categoria dei film "maledetti/criptici" e si posiziona in disparte, dopo la lunga lista di pellicole occidentali che (soprattutto sul piano contenutistico) hanno dimostrato un valore superiore, difficilmente raggiungibile…
Invia una mail all'autore del commento wega  05/09/2009 22:02:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh cielo, ti è stata rimproverata una certa scialberia nei commenti, e adesso ritorni con queste pappardelle? Ma era meglio prima *****. Ma quanto aveva ragione Bresson? Tu sei l' uomo piccolo, e noi abbiamo i fili per muoverti.
Da quando diventano stereotipi le pellicole da cui ci si ispira? Sempre se davvero sono quelle le pellicole, perché cacchio, citi sempre "Persona" ed "Eraserhead". A proposito, a te che piace tanto la surrealtà e sei un convinto fascistone, lo saprai vero che il regime di Mussolini mai avrebbe permesso un film come quello di Lynch, e che l' unico partito adatto per una qualsiasi rivoluzione/innovazione artistica, era quello comunista? Cioè, credi fermamente nel fascismo, o non sai nemmeno che è? Come la maggior parte di tutti voi.
Ciumi  06/09/2009 09:10:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dai, qui sei stato troppo cattivo…
Tra l’altro (non voglio aprire un dibattito politico, per carità, io non vado neppure a votare) quella fascista fu una dittatura, e neppure i regimi comunisti (in Russia, per esempio, o in Cina) credo abbiano lasciato molta libertà artistica, anzi…
Però ti prego, questo discorso finiamolo qui.

ULTRAVIOLENCE78  06/09/2009 23:30:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io "sono contro tutte le politiche" (cit.).
Ciumi  07/09/2009 07:26:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io, più che contro tutte le politiche, sono contro tutti i politici.
ULTRAVIOLENCE78  07/09/2009 09:41:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A meno che non si tratti d'una "politica" di portata cosmica, che risolva alla radice l'inveterata situazione antropica di belligeranza. Per il resto, il politichese lo lascio alle inutili ciance "salottiere", cloache dove converge di tutto: dal fascismo al comunismo.
ULTRAVIOLENCE78  07/09/2009 09:41:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
http://www.youtube.com/watch?v=6LM9LMvJ_vw
Ciumi  09/09/2009 18:37:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"When the music's over" dei Doors! Una delle mie canzoni preferite in assoluto! E il loro primo album, quant'era bello...
Ciumi  09/09/2009 11:57:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"l'inveterata situazione antropica di belligeranza". Dai, di' la verità, questa l'hai rubata a Mr. 619...
ULTRAVIOLENCE78  09/09/2009 14:04:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E va bene confesso, sono il suo ghostwriter...
Invia una mail all'autore del commento wega  07/09/2009 13:09:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tranquillo tranquillo, in realtà non so neanche se quello che ho scritto ha senso. Mi allacciavo solo ad un discordo di Bunuel e alla rigida impostazione del Cinema italiano ai tempi di Mussolini. Già un film come quello di Blasetti "Quattro Passi fra le Nuvole", vagamente felliniano, non andava benissimo per la Ns Lux. E' che questo non ti risponde mica.