Guy Picciotto 9 / 10 14/03/2012 10:44:43 » Rispondi si tratta senza dubbio di uno dei film che mi ha commosso di pił in assoluto, particolare la scelta del procedimento a comprensione ritardata adottata dal maestro di psico magia Jodorowsky per questo film: non riguarda ne soggettive ne flashback e ne sogni,
alla fine della storia lo spettatore viene a sapere che la madre del protagonista amputata di entrambe le braccia era solo un fantoccio da ventriloquio, cui il figlio nella sua follia, prestava vita.
Grande summa della psicopatologia del cinema e dei disturbi post traumatici, mostrati dal maestro attraverso disegni arcani che rimandano ai tarocchi e che prendono le distanze dalla sicumera scientifica della psicanalisi adottando la pratica dell'abbandono all'atto psico-magico, l'affinitą tra i traumi scaturiti dall'esperienza diretta e l'omeopatico assenso volontario alle forme dei propri mali.