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CANNONBALL regia di Paul Bartel

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Niko.g     5 / 10  31/10/2015 13:30:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per chi come il sottoscritto vive a Roma e si trova costantemente in fila per affrontare la realtà compresa dentro il grande raccordo anulare, trovarsi intrappolato dentro una fila all'EXPO di Milano è un'occasione per sentirsi a casa, per ingrossare ulteriormente i propri polpacci e per ricordarsi che tutto il mondo è paese, anche se pare più che tutto il paese sia diventato il mondo.
Ho conosciuto gente che ha passato la lunga attesa che precede i padiglioni a meditare sul senso della frase "nutrire il pianeta" non traendone alcuna conclusione significativa, chi si è letto la trilogia de "Il Signore degli anelli" e chi ha optato invece per la versione extended di "C'era una volta in America". Ebbene, cari amici che fate finta di nutrire il pianeta, io ho preferito farmi avanzare del tempo per imparare a suonare l'armonica e così mi sono buttato su qualcosa di più movimentato, qualcosa che esprimesse il desiderio inconscio di fuggire da quella calca, possibilmente a 200 km orari.
Questo "Cannonball" mi è sembrato perfetto per l'occasione ed è riuscito ad attenuare momenti di sofferenza e dolore fisico, facendomi evadere dalla realtà. Certo, dico subito che il tablet non rende giustizia ad un film che merita perlomeno il widescreen su schermo da 30 pollici, ma facendo le dovute proporzioni vi assicuro che il filmetto è in grado di provocare istinti cinefili più o meno sopiti; almeno nei confronti di chi da piccolo ha rigato tutti i pavimenti di casa con le mitiche hot-wheels, facendole scontrare a ripetizione con tanto di accompagnamento sonoro e sputacchi sparsi. Perché "Cannonball" non è altro che la rivisitazione della celebre gara automobilistica "coast to coast" svoltasi negli Stati Uniti d'America negli anni '70, in assenza di regole e senza esclusione di colpi.
Il regista è lo stesso di "Death Race 2000", mentre il protagonista è un David Carradine che all'epoca già si era imposto con la serie "Kung Fu" e che molti giovani di oggi hanno conosciuto nelle vesti del cattivo alle prese con Uma Thurman in "Kill Bill".
Nella sceneggiatura da B-movie ciancicato, trovano posto un cantante country, dei mafiosi che puntano per la vittoria del loro protetto, un killer mangia caramelle, un gruppo di ragazze pimpanti ed altri personaggetti fusi di testa.
Montato alla viva il parroco, è un film che risulta scorrevole e piuttosto divertente.
Produce Roger Corman, diventato papà anche di questo filone cinematografico. Che animale...