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CITTA' VIOLENTA regia di Sergio Sollima

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     6½ / 10  03/10/2011 15:23:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sicuramente un buon prodotto questo noir-poliziesco di produzione italiana, ben diretto da Sergio Sollima, probabilmente nella sua opera migliore, interpretato in modo convincente da Charles Bronson (un po' sotto tono), da un buon Telly Savalas, villain per eccellenza, e da Jill Ireland; notevole è stato anche il breve cameo di Michel Constantine, che però, tutto sommato, non riesce, assieme al resto del cast, a rialzare completamente il film da un po' di problemi che spiegano il mio voto non troppo alto, considerando comunque gli elogi iniziali.
Non mancano, senza dubbio, sequenze davvero degne di nota all'interno della pellicola, frutto d'un robusto mestiere di Sollima e del resto della troup, (com'è già stato ribadito dall'utente sotto a me), come lo splendido inseguimento automobilistico iniziale, la sequenza della tarantola in prigione, l'inseguimento a piedi per le strade della provincia americana, per giungere alla straordinaria scena dell'ascensore, semplicemente magistrale.
Il problema fondamentale del film è che buona parte della storia narrata, specie dopo i primi quaranta minuti, perde di tono e rallenta molto: altra cosa importante, Sollima ha calcato troppo la mano sul tradimento di Vanessa (Jill Ireland) nei confronti di Bronson, adornando il tutto con eccessive scene di sesso, il chè ha reso lo stesso Bronson un po' deludente, facendolo sembrare, invece del "duro occhi di ghiaccio", "l'imbecille occhi di ghiaccio".
In ogni caso, due elementi che hanno dato una notevole spinta verso la riuscita del film, non del tutto completa, però, sono state 'sicuramente' la straordinaria colonna sonora di Ennio Morricone, con il brano dei titoli iniziali e quello dell'attentato tra i cespugli, davvero insuperabili e maestosi, ed anche la fotografia intrigante che ha reso le immagini a volte molto opache e in altre scene molto forti, con tonalità blu e arancioni accese, in ottimo contrasto.
L'epilogo del film è ovviamente inevitabile, un po' troppo caricato, e molto amaro. Tuttavia il film scorre, e se non teniamo conto di diverse incongruenze e cliché a raffica quà e là, la storia procede e la pellicola resta gradevole.
Un 6.5, un po' regalato.
Invia una mail all'autore del commento anthonyf  03/01/2012 19:44:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ho rivisto in tv poco tempo fa e devo dire, in ogni caso, con due visioni il film mantiene un buon indice di gradimento e che per alcuni versi è davvero spettacolare (scena dell'ascensore e dialoghi pure).
Gradirei alzare il voto a 7, perchè merita davvero.
Invia una mail all'autore del commento anthonyf  19/06/2012 19:29:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cari utenti, non ci crederete, ma ho acquistato qualche mese fa il dvd nella mia città (era abbastanza buono come prezzo: 6.90) e l'ho riguardato per la terza volta. Ad una terza visione, più ispirato ed attento, vi dico chiaramente che me lo sono goduto alla grande questo "Città violenta".
L'ho trovato formidabile: una sceneggiatura godibile e scorrevole, senza buchi e con pochissimi cliché. La regia di Sollima è di mestiere, efficace e precisa (specie nelle sequenze d'azione, come ribadisco l'inseguimento iniziale e la scena dell'ascensore esterno al palazzo di Savalas); colonna sonora di Morricone spettacolare; attori in gran spolvero... un Bronson non male, meno inespressivo e deludente delle altre visioni; una Ireland credibile nel ruolo della prosituta-femme fatale; un Savalas indimenticabile col grugno e l'espressione imbronciata; e un Umberto Orsini straordinario: memorabile la sua frase a Bronson in una scena: "Non sempre chi da' gli ordini, è quello che comanda".
Ambientazioni molto ricercate, specie quelle sud-americane, che quelle statunitensi; buono il montaggio delle immagini; e amarissimo, ma non deludente, l'epilogo finale, sugli occhi glaciali di Jeff.
Mi sento di elogiarlo, data anche l'atmosfera che si viene a creare, grazie alla fotografia opaca, nonostante gli ambiente assolati delle Isole Vergini e di New Orleans: Voto: 8.
Come capirete, il voto scettico da 6.5 (regalato) è salito dopo altre due visioni ad 8. Che scherzi che fa il cinema...