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RAMPART regia di Oren Moverman

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  22/04/2013 13:40:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oren Moverman, ispirandosi allo scandalo che investì il LAPD qualche anno fa, torna a lavorare con Woody Harrelson dopo il toccante "Oltre le regole - The Messenger" cucendogli addosso il ruolo del poliziotto alienato e sopra la legge, un (quasi) intoccabile abituato a spadroneggiare nelle assolate freeway losangeline.
Un pestaggio e il mondo già in equilibrio precario precipita verso il baratro, il tutto riferito dal filmaker israeliano, anche sceneggiatore in compagnia del re del poliziesco James Ellroy, attraverso una soggetto antispettacolare e trattenuto, in cui la mdp si focalizza sulle vicissitudini cui deve far fronte il protagonista costretto sempre più nei panni del perseguitato, colpevole tra i tanti, eppure perfetto per ridimensionare la feroce attenzione dei media sul dipartimento.
La descrizione del personaggio principale è meticolosa, abbastanza fiacco invece tutto il resto a partire dal contesto ambientale troppo sintetizzato, porta a poco poi la trafila di interazioni con figure sempre relegate ai margini della storia, a tal punto che la portata delle loro apparizioni non sempre sembra essere realmente utile. Molte parentesi vengo aperte ma a trovarne di chiuse perfettamente è un' impresa, Harrelson è bravo e con la sua presenza sminuisce in parte il girare a vuoto della pellicola fregiata da apparizioni più o meno significative di volti noti e apprezzati (ci sono Sigourney Weaver e Steve Buscemi, Ice Cube, Ben Foster, Robin Wright e Ned Beatty) i quali a volte sembrano trovarsi lì per caso dando un senso di caos anzichè conferire solido incremento al dramma in cui si trova ad annaspare il protagonista, tra l'altro già scombussolato di suo per il nucleo famigliare che si trova a gestire con fatica.
Potenzialmente interessante nel voler evitare luoghi comuni e consuete prassi narrative purtroppo "Rampart" finisce presto con l'annoiare, risultando avaro di accadimenti davvero incisivi o spiazzanti.