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DARK SHADOWS regia di Tim Burton

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hghgg     6 / 10  15/03/2015 19:14:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Carino, e divertente a volte, ma talmente innocuo da risultare impalpabile e destinato a finire nel dimenticatoio in poco tempo. Resta comunque un gradevole intrattenimento.

Era ovvio che prima o poi Burton avrebbe trattato il tema vampiresco e allora giù con le atmosfere gotiche, l'esoterico, il soprannaturale, il vampiro Johnny Depp, streghe, fantasmi, reincarnazioni e tutto il campionario scritto sul libretto illustrativo, storia d'amore compresa, è ovvio. Il tutto trasportato negli anni '70 (il film è ambientato nel 1972) con un'ottima colonna sonora e un cast d'attori di tutto rispetto.

Solo che la sceneggiatura è così scontata e priva di guizzi da non lasciare assolutamente nulla allo spettatore, scorre la sua storiella senza annoiare ma è davvero impalpabile e, nel finale, c'è pure qualche càzzata evitabile (ok, la ragazzina è un lupo mannaro perché morsa da neonata... Whattafacc ? Un lupo mannaro, così, tanto per infilare qualcos'altro nel calderone perché un'utilità non ne ha di certo a 'sto punto meglio l'intervento risolutivo della mamma fantasma dell'altro bambino, prevedibile ma almeno con delle basi all'interno della narrazione) e un finale telefonato che non vi dico, però almeno ci danno due vampiri che decidono di trombare, trombano, è stata una scelta della tipa, passeranno l'eternità a trombare e non ci sono tante sèghe mentali, al che si vede che c'è scritto Tim Burton e non Joss Wedhon, eh.

La regia di Burton è scontata e monotona per quanto capace e professionale ma non mi sorprende, Burton ha perso da anni la fantasia, il tocco, la personalità e la visionaria inventiva che sapeva mettere ovunque dai freak di "Beetlejuice" e "Edward mani di forbici" a "Ed Wood" e le trasposizioni di Batman.

Raffigurazione classicissima del vampiro (ed è un bene su, in film del genere che rivoluzioni si potevano pretendere) in quanto a "tradizione" (argento, luce del sole, canini allungati ecc.) e poi il romanticismo del personaggio che è una sorta di mix tra il Romanticismo e il fascino delle figure vampiresche (quelle più moderne, ma non soltanto) e il romanticume scemo delle figure vampiresche modello bambini scemi.

Ora, il cast. Depp fa il guascone come al solito, lo sappiamo tutti che è bravo, più bravo di così, tutti tranne lui può darsi. E dire che come vampiro funziona pure, meglio di tanti altri che si sono aggirati per gli schermi dalla fine degli anni '90 ad oggi (per forza, farà la macchietta ma dentro di se è ancora un grande attore).

Eva Green che in ruoli di questo tipo è bravissima (vedi la serie tv "Penny Dreadful") fa un figurone e per inciso, oltre ad un'interpretazione dignitosa e azzeccata c'è anche da dire che se proprio il protagonista non la voleva amare io sarei stato disponibilissimo a sostituirlo, "fia mia non te poi fissà solo co' uno pè ducento anni e 'nnamo". Comunque il suo personaggio, come tutte le streghe e gli stregoni che se la tirano tutto il tempo perché potentissimi, pericolosissimi, imbattibilissimi ecc (tipo Jafar, per tirare fuori l'esempio più nobile, che Wedhon l'ho già nominato prima...) fa una fine veramente del càzzo ed esce di scena con una scritta "Cògliona" stampata in fronte. Dai, ve la ricordate la fine di Jafar in "Aladdin", il primo ? Ecco, più scema.

Poi c'è Michelle Pfeiffer... Ah, Michelle Pfeiffer... Questa qui da ancora una pista a tutte, si pure a Eva Green, 54 anni all'uscita del film e ancora un tale fascino e una tale bellezza e poi, anche se qui "timbra il cartellino e niente più" si vede che come attrice lì dentro (insieme a Giovanni si ricordasse di chi era ai tempi di "Dead Man") è decisamente la numero uno. La classe non è acqua e non invecchia e soprattutto nei confronti dell'ex Catwoman per eccellenza (quando lei e Burton lavoravano assieme ai loro massimi livelli) il tempo è stato generoso.

Ovviamente c'è anche Helena Bonham Carter, che negli ultimi anni sembra stare quasi per forza nei film del compagno, quasi inserita nella trama perché "è la Bonham Carter e ci deve stare", anche se probabilmente ora la vedremo molto meno nei film di Burton e sono felice che se ne sia tornata in patria a recitare nella "Worricker Trilogy" di David Hare.

Quella nana di Chloe Moretz invece comincia a darmi qualche noia. Era uno spasso ai tempi di "Kick Ass" ma ora comincia a essere irritante. Qui è inutilissima ma giustamente ci sta benissimo in un film sui vampiri a fare l'inutile dopo l'inutile trasposizione americana di "Lasciami entrare" che l'ha vista inutilmente protagonista (che roba inutile... L'ho già detto che è inutile ?).

Due camei d'eccellenza. Christopher Lee, che aveva già fatto piccole apparizioni per Burton e giustamente, lui si, in QUESTO film proprio non poteva mancare.

E poi quel vecchio pazzo di Alice Cooper nei panni di se stesso (secondo Barnabas "La donna più brutta che io abbia mai visto" ahahahaha :D) che fa un tuffo nel passato tornando agli anni più gloriosi della sua carriera (anche se credo fosse un po' più giovane di come viene mostrato qui, nel 1972 :D).


Come detto, un film simpatico che si guarda con piacere, senza infamia e senza lode e purtroppo senza il tocco del grande regista di cui Burton un tempo ormai lontano poteva vantarsi.
_Hollow_  01/07/2015 04:26:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo ... non era nulla di che, ma vale la pena averlo visto anche solo per "La donna più brutta che io abbia mai visto" e "Mefistofele!"