Betelgeuse 8 / 10 28/07/2012 12:48:49 » Rispondi Da fan di Nolan e della saga di Batman prometto di non "spoilerare" nulla. Mi limiterò ad esprimere un giudizio che tenga conto del fatto che qualcuno possa non aver ancora visto il film.
Nolan mescola sapientemente le suggestioni post 11Settembre con le recenti proteste popolari contro potenti e questa malafinanza, rea di aver gettato tutti nella crisi. In questo Batman il regista ci propone uno scenario orwelliano, una "ground zero" dove la rivoluzione c'è stata, ha avuto successo ed è guidata da un fanatico, Bane, che adesso tiene un'intera città sotto scacco.
Il nuovo cattivone sicuramente non regge il confronto con Joker, la nemesi per eccellenza (di cui manca ogni traccia in questo episodio): nonostante ciò la sua imponenza è impressionante. Il tono di voce sinistramente divertito cozza con la presenza massiccia e minacciosa: in questo senso il personaggio FUNZIONA alla grande grazie all'abilità recitativa di Tom Hardy. (Non eccelsa ma, temo, comunque superiore a quella di Filippo Timi, nostra controparte italiana)
Anne Hathaway è perfetta nel ruolo di Catwoman: è realmente felina, è aggraziata e letale nello stesso tempo, e completamente diversa dalla caratterizzazione della Pfeiffer in "Batman returns". Le dinamiche relazionali con Batman sono verosimili e plausibili: ma questo è, in genere, il vero tratto distintivo che ha caratterizzato l'era Nolan.
In un certo senso è "bello" vedere Batman spezzarsi sotto il giogo di Bane e risorgere(=the dark knight rises); anche se mi suona come un "buco nella trama"
il vasto impatto emotivo della perdita di Rachel, subìta ne "Il cavaliere oscuro". Joker non riesce ad uccidere Batman, ma fiacca Bruce a tal punto da indurlo a spogliare i panni del supereroe. Bruce Wayne si rende conto che "non ne vale più la pena", si chiude in sè stesso, diventando un miliardario solitario ed eccentrico come tanti altri. Non mi torna il fatto che Batman, che ha dovuto affrontare l'allenamento con Ras'al Ghul di completo dominio e distacco dalle proprie emozioni, si lasci influenzare così tanto dalla perdita della persona amata. Come se il bambino Wayne perdesse nuovamente i suoi genitori - e tornasse a richiudersi in sè, anzichè usare quella sua rabbia come un carburante e uno stimolo a fare sempre meglio
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Così come viene da chiedersi, fin durante la proiezione, come possa Bane riempire la città di esplosivi, trafficare in così tante armi, convincere una marea di criminali a sposarne la causa, predisporre un impianto così massiccio di uomini e mezzi - senza l'interessamento nè l'intervento della polizia di Gotham o di un esercito Federale. I buoni sono chiamati solo a contenere i danni.
Questo proprio a volerne trovare dei difetti... non nascondo che, a fine proiezione, l'emozione è forte e autentica. Il film dura quasi tre ore e stare troppo tempo seduti, se il film non acchiappa, è un'autentica tortura. Vi posso però assicurare che i fan, come me, non hanno potuto fare a meno di provare un brivido. Applausi a scena aperta e pelle d'oca alla fine di "The dark knight rises"!
corvo4791 22/08/2012 18:34:18 » Rispondi Batman non è stato né fiaccato da Joker né si rintana a causa del dolore per Rachel. Sparisce perché decide di "diventare il cattivo", motivo portante di Dark Knight. Lo fa perché la gente di Gotham abbia un vero eroe in cui credere: Harvey Dent.