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HELL 3D regia di Biray Dalkiran

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speXia     6½ / 10  27/05/2012 23:35:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Biray Dalkiran, pur essendo un regista internazionalmente sconosciuto, è invece famoso in Turchia, e abbastanza importante per il cinema horror turco, per aver girato The Abortion (un filmaccio improponibile, ma che in patria ha avuto un certo successo) e questo Cehennem 3D, raramente chiamato con il nome internazionale Hell 3D, che è, appunto, il primo horror turco in tre dimensioni.

Ebbene, se The Abortion era un film pessimo, banale e mal fatto (mi rendo conto solo ora che il 4 che gli ho dato è stato troppo generoso), Cehennem si è rivelato una piacevole sorpresa, e Dalkiran ha dimostrato un bel salto di qualità.

Un punto a favore di Cehennem è la trama. Non che sia nulla di trascendentale o geniale, anzi è semplice e lineare. Però, al contrario di The Abortion, che era la fiera del già visto, è abbastanza originale, non tanto nella ghost story vera e propria, ma nella figura del fantasma (un bimbo/nube di fumo che ustiona o incendia chiunque tocchi), nella location (la fabbrica di candele) e in alcuni elementi abbastanza interessanti (le candele che si accendono da sole, il fuoco usato come occhi).
Molto "simpatico", seppur anch'esso semplice, il colpetto di scena finale.
Non mancano, però (o meglio: purtroppo) alcune scene abbastanza stereotipate: la sequenza con la medium (cicciona) ad esempio, oppure

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Un altro miglioramento rispetto a The Abortion è l'ottima fotografia, pulita e curata. Anche gli effetti speciali, pur essendo bruttissimi, sono comunque migliori del precedente horror del regista. L'unico veramente ben fatto è quello del cadavere bruciato. Ovviamente non sono stato in Turchia a vederlo in 3D, però non sembra affatto malaccio.
Discreta la colonna sonora.
Gli attori, chi più chi meno, se la cavano.

Insomma, Cehennem non è un capolavoro, ma un horrorino godibilissimo, dal ritmo veloce e una durata scarsissima, con qualche piccola ma sana scenetta splatter, e che in un certo punto regala anche un bello spavento improvviso.

Spero che Dalkiran continui su questa strada!