GianniArshavin 6 / 10 06/01/2015 22:29:35 » Rispondi Continua la mia scoperta del cinema di Roger Corman e questa volta mi son voluto cimentare con la trasposizione di uno dei migliori racconti del maestro Poe,ossia "La caduta della casa degli Usher". Allora , che dire? Premetto che il film non raggiunge nemmeno lontanamente i livelli dell'opera cartacea e inoltre credo che tutti i lavori di Corman debbano essere contestualizzati al periodo d'uscita e al budget con cui sono stati realizzati,onde evitare cocenti delusioni. Detto e tenendo conto di questo, la pellicola in analisi sfoggia delle belle scenografie, si avvale di una trama che ricalca vagamente quella originale che esplode nel bel finale e può fare affidamento su delle prestazioni attoriali di ottima fattura,su tutti quella del sobrio (in questo caso) ma non meno bravo Vincent Price. A tali e validi pregi si affiancano i soliti difetti della produzioni cormaniane fin qui da me visionate: un ritmo lento e a tratti eccessivamente blando,scarsa dose di inquietudine e paura e svariate trovate che riviste oggi risultano superate.
In definitiva un classico comunque da vedere,senza però dimenticare di associarlo alla sua epoca.