Gabe 182 7 / 10 30/01/2023 02:00:42 » Rispondi Primo film di Corman tratto da un romanzo di Edgar Allan Poe, e se non erro dei film del regista tratti dai romanzi di Poe questo era uno degli ultimi che mi mancava da vedere. "I vivi e i morti", riprendendo il famoso racconto de "La caduta della Casa Usher", sebbene qualche inadeguatezza è ben ravvisabile nei dialoghi e in alcuni tratti della scenografia (la villa quando viene inquadrata dall'esterno è orribile), grazie al carisma recitativo del grande Vincent Price e l'atmosfera decadente ricreata meritano al film una più lodevole considerazione. Il ritmo è molto lento ma grazie ad una buona gestione della sceneggiatura riesce ad essere incalzate e non noioso, con delle sequenze quasi da brivido. L'ambientazione è il perno del film, se le scenografie esterne non convincono, quelle interne sono lodevoli, con un stile gotico riecheggiante. Nel cast oltre al grande e immortale Vincent Price, si riconosce il buon Mark Damon che lavorerà con mister Mario Bava e in altri film di buon livello. La Fahey convince tantissimo, specialmente nel finale, tra i vari trucchi e l'espressione del viso, riesce ad essere molto inquietante. Indubbiamente Corman, capace come sempre di conciliare bassi costi di produzione e interessanti sceneggiature, farà molto meglio con i suoi noti capolavori quali "La vergine di cera", "Il pozzo e il pendolo" e altri, ma " i vivi e i morti" seppur i suoi 60 anni suonati (e un po' li sente) resta comunque un classico consigliabile agli appassionati del genere.