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EVA (2011) regia di Kike Maíllo

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  29/08/2012 11:11:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In un luogo ove in apparenza il tempo è rimasto sospeso la tecnologia inesorabile avanza.
Alex,ingegnere cibernetico tornato a casa dopo un lungo periodo di volontario distacco,decide di riprendere la ricerca scientifica con il compito di creare il bambino-robot perfetto.Per questo motivo si affanna nella ricerca di un ragazzino dal quale prendere spunto per plasmare un carattere particolare,che si distingua dalla media e dia il corretto soffio vitale alla sua creazione.
Intelligenza,perspicacia e vivacità sono gli attributi indispensabili che lo scienziato scova nella scatenata Eva,bimbetta senza peli sulla lingua che scoprirà essergli vicina più di quanto possa pensare.
I conti però lasciati in sospeso dieci anni prima non possono essere soppressi dalla momentanea lontananza e dallo scorrere del tempo,il passato tornerà prepotentemente a chiudere il cerchio tracciato da quella improvvisa e inaspettata fuga.
"Eva" colpisce subito per le scelte scenografiche adottate,in cui gli effetti speciali risultano mai accessori e invasivi ma splendidamente integrati in un panorama per nulla futuristico e quasi più adatto ad una fiaba.La fantascienza romantica di Kike Maillo è costruita quindi sui sentimenti e non sull'ostentazione visiva,poi si potrà dire che il tema della creazione artificiale è già stato affrontato molte volte,ad esempio è dura non pensare allo spielberghiano "A.I.",come è impossibile negare qualche forzatura,ma "Eva" raggiunge ugualmente il cuore dello spettatore,attraverso un racconto dapprima lieve e divertente (simpatici gli interventi del tuttofare Max) per poi prendere una china sempre più malinconica e distruttiva.
Trama per nulla scontata e attori molto efficaci,gli applausi vanno soprattutto alla piccola Claudia Vega e ad una colonna sonora molto suggestiva con David Bowie a magnificare uno dei momenti clou di una pellicola meritevole di ben altra distribuzione.Ovviamente le implicazioni morali sono una conseguenza degli accadimenti narrati e non possono lasciare indifferenti,come un finale coraggioso e di grande coinvolgimento emotivo.