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BED TIME regia di Jaume Balagueró

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BenRichard     8 / 10  01/04/2018 04:25:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo, ottimo veramente questo thriller! L'idea ci sta tutta, il film affronta il tema dell'infelicità in modo molto grottesco, crudele, sadico non tanto per quello che ci viene mostrato ma riferito a un fattore del tutto psicologico. La trama viene resa in maniera piuttosto improbabile, ma difficile allo stesso tempo renderlo più credibile di così senza perdere di tensione..non so a me è piaciuto per vari motivi..credo che il voto del recensore sia un tantino eccessivo nel castigare questo film..poi come sempre io ribadisco, ognuno è libero di pensarla come vuole, i gusti personali non si discutono. Ma ricordiamoci prima di tutto che un film è solo un film, non per forza deve risultare sempre tutto perfetto e credibile come se fosse la realtà..ci sono tante altre qualità che si possono apprezzare..questa la mia semplice opinione.
Non voglio tanto concentrarmi sulle improbabilità di questo film che sono chiare a tutti per chi l'abbia visto, e che per l'appunto non mi permettono di dare un voto ancora maggiore di quello che sto dando. Voglio più che altro riferire ciò che mi è piaciuto.
Tecnicamente si lascia molto apprezzare, la regia di Jaume Balaguerò è ottima, ha una bella fotografia un pò in stile retrò. Difatti pure l'atmosfera del film sa di qualcosa del passato, e inoltre si rende pure claustrofobico, non solo perchè girato in gran parte in stanze chiuse, come l'ingresso del palazzo, l'appartamento di Clara, lo spogliatoio...ma anche grazie a questa solitudine, questa forma di infelicità repressa vista come una vera e propria malattia incurabile che solamente procurando l'infelicità altrui può essere in qualche modo gestita e in cui il protagonista in questione riesce solo a sfogare con la madre anziana e malata ormai incapace di parlare che và a trovare in ospedale.
L'unico modo per trovare un briciolo di serenità è procurare dolore psicologico alle altre persone, ma non con semplici e banali offese, no no, ma puntando proprio a ferire l'animo umano nel suo profondo, e la malcapitata, Clara, una ragazza sempre sorridente e solare, verrà risucchiata a sua insaputa nella mente malata e contorta del protagonista interpretato da un ottimo Luis Tosar, perfetto nella parte.
Il finale, per quanto sia crudele, l'ho trovato geniale per come sia stato gestito. Una cosa del genere, che non sto a dire e chi l'ha visto sa a cosa mi riferisco, ma che comunque riesce a rubarti un sorriso...mi sono inquietato per un attimo verso me stesso..giuro..e questo vuol dire che il film su di me ha centrato in pieno il suo obiettivo. Ecco, questo secondo me vuol dire essere capaci di saper dirigere un film..che poi risulti veritiero o meno..ma di farti provare determinate sensazioni, e a volte del tutto inaspettate.
A me personalmente è piaciuto molto.