DarkRareMirko 7½ / 10 05/12/2012 01:12:10 » Rispondi Hussain al solito da letteralmente la biada ai 4 colleghi con un corto (Stained visions) originale, sentito e significativo che, sino al finale, riesce a comunicare e dire qualcosa.
Questi stessi aggettivi però non possono essere sempre usati per gli altri episodi, comunque discreti e comunque sempre ottimi tecnicamente.
I film, troppo lineari, vedono difatti una fotografia perfetta per l'occasione e più di un pregio relativamente agli sfx (e per Wet dreams, l'episodio di Savini codiretto da Fred Vogel, un sogno si è avverato: Jerami Cruise della Toe tag pictures ha lavorato assieme a Savini stesso e al KNB effects group per gli effetti speciali! Che sono ottimi!).
Buck e Hussain ad ogni modo mettono le mani anche in altri corti, producendo e/o dirigendo la fotografia.
Inquietante e riuscito pure il trait d'union tra i corti (diretto da Kasten), rappresentato dal teatro che vede in Udo Kier un buon presentatore.
Gregory la butta sul grottesco (i dolci e il cibo), Hussain come detto stupisce, Buck è poetico ma troppo breve (e gli sfx qui son di CJ Goldman, quello di Subconscious cruelty), Stanley si va a riferire a Lovecraft, Savini la butta tutto sulla fantasia e sui sogni (anche se alla fine non si capisce molto), Giovinazzo è un piacere rivederlo dietro la mdp, anche se a dire il vero non innova proprio per niente, presentando la solita storiella di tradimenti.
Un film corale di buon livello, soprattutto tecnicamente, ma l'opera di Hussain è su un altro pianeta rispetto agli altri.