Febrisio 5½ / 10 31/01/2013 22:16:33 » Rispondi La prima e confusa scena rende subito l'idea. Le inquadrature si susseguono più o meno così; tette, ****, tetta destra, chiappa sinistra, zoom su tette, rezoom su chiappa sinistra, zie a non finire.
Il problema non è l'estrema aggressività dei pesciolini, l'ancora più plasticosa computer grafica, o l'alta media di capezzoli inquadrati. Il vero problema è che per l'intera durata non c'è nessuna aspettativa. L'evento chiave (il party d'apertura) è praticamente snobbato per 50 minuti, poi arriva e capisci che il film è uguale al primo, ma confezionato in modo improponibile. Anche il protagonista lo snobba. In verità non c'è un vero protagonista. Manca quel pochino di suspance per arrivare al finale. Non se ne richiede tanta. Sembra un film improvvisato. Peccato perchè le situazioni c'erano tutte quante, e il finale rivela le qualità ironiche del regista, ma è troppo tardi.
È il secondo film firmato united states con un afroamericano con entrambe le gambe tranciate, e sostituite da delle protesi. L'altro era Battleship con Gregory D. Gadson. Comunque mitica la scena... che ridere...
Ovviamente rimango a disposizione per il prossimo Lake big big boobs party, oppure inventatevene capitoli con squali, pippistrelli, coccodrilli, rane... però diciamocela... volete un piranha con i contro....???? Bene, ora ci siam divertiti, è tempo di fare sul serio.