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TO ROME WITH LOVE regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     4½ / 10  25/05/2013 13:58:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non saprei davvero come esordire cotanta è la delusione dell'ultimo Allen. A posteriori mi sarei accontentato anche di un ennesimo canovaccio sentimentale che ci ha propinato all'inverosimile in questi anni, trasfertina a Roma 2-3 immagini da cartolina tanto per mantenerti in pari con le altre capitali europee e porti a casa la sufficienza, no! Allen probabilmente è uscito svigorito dall'esperienza parigina che a noi è toccata la copia sbiadita, lui che tanta stima ha riconosciuto al nostro cinema con le petulanti citazioni a 'Ladri di biciclette' e gli infiniti 'omaggi' se così possiam chiamarli di reinterpretare Fellini pare aver raccolto la scapestrata Italia anni '70 quella che permeata dagli anni di piombo si apprestava ad iniziare il poco dignitoso periodo delle commedie sexy, ma attenzione anche quelle bisogna saper girarle, non puoi neanche dire il peggior Allen è meglio del miglior Martino..lungi dall'essere campanilista, il popolo italiano ormai disilluso avrebbe anche soprasseduto ad una realtà da terzo mondo cinica sbattutaci in faccia con fare superbo (come se ci fosse bisogno di un regista d'oltreoceano ad evidenziarci la decadenza a cui stiamo andando incontro) boh eppure sfogliando 4 pagine della letteratura del XIX secolo si scorgono attestati di stima provenire da chiunque, Dickens che etichettava il viaggio in America come una cocente delusione, li additava venali e superbi e nell'Italietta risorgimentale restava ammaliato dalla vita pittoresca di strada, gli spettacoli teatrali, i monumenti, i costumi, idem per Gothe ancora prima a cavallo tra illuminismo e romanticismo respirò a Venezia sensualità spirituale e nel meridione sintesi di natura e arte, e persino Nietzsche che sputava fango pure sul proprio paese encomiò l'Italia post risorgimentale e anteponeva l'arte romana a quella greca, possibile che in 2 secoli sia cambiato tutto? Allen con fare aprioristico capovolge (e ce ne vuole di cattivo gusto) una serie di clichè e stereotipi del belpaese e l'oeverture di Modugno a posteriori appare tremendamente profetico.
Sul cast meglio sorvolare anche perchè i primi a toppare sono proprio gli attori importati.