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TO ROME WITH LOVE regia di Woody Allen

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andrea d     10 / 10  04/05/2012 05:17:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo l'Inghilterra, la Spagna e la Francia, l'Italia è stato il paese che l'ha accolto peggio. Per un malcontento celato dal nostro orgoglio, dalla nostra convinzione di essere gli unici in grado di poter parlare di noi stessi. Se lo "straniero" arriva non può capirci, può solo descriverci come spaghetti e mandolino. Eppure, Allen nel film si sforza dalla prima all'ultima inquadratura di non girare niente di gratuito. Il bel Midnight in Paris di cartoline ne mostrava molte di più. Il personaggio di Alec Baldwin dice a tal proposito: "Non mi diverto a fare il turista, preferisco vagare tra i vicoletti" (ma i critici, troppo occupati a trovare i loghi dei product placement qua e là, non lo hanno sentito). E sono infatti i vicoli a predominare in To Rome with Love, e con loro il senso di caos e di smarrimento che la grande metropoli comporta. Tra i vicoli ci si perde e si fanno incontri casuali, possono nascere storie, e ogni storia non ha la pretesa di essere esemplare ma viaggia su un filo di leggerezza, dovuto alla consapevolezza che questi racconti sono solo quattro tra centinaia e centinaia che il vigile di Piazza Venezia, narratore del prologo, ci può enunciare. Sono la spensieratezza e la casualità le basi di un film che doveva chiamarsi The Bop Decameron, un insieme di racconti briosi, frizzanti, che però possono nel loro piccolo farci riflettere. Non a caso abbiamo un uomo comune e senza doti (Benigni) che diventa improvvisamente famoso senza merito, e dall'altra parte un tenore di grande talento (Armiliato, un'immensa voce) che non è conosciuto da nessuno e riesce a farsi sentire solo nel momento più intimo della giornata. Ma forse delle quattro la storia che ha smosso di più il subconscio degli italiani, per dirla insieme ad Allen-Freud, è quella dei due sposini che commettono "adulterio" (che ricorda Baciami Stupido di Wylder). Forse non vogliamo ammettere che una parte della nostra cultura, anche se nel 2012, veste ancora con abiti anni '50. Ma l'amore del titolo c'è, ed è in ogni inquadratura, in ogni canzone nostalgica (ma è stato deciso che le belle canzoni non possono essere più utilizzate), nel grande omaggio concesso alla nostra lirica e all'archietettura, antica e moderna (vedere la contrapposizione tra le rovine romane e l'auditorium di Renzo Piano). La Roma di Allen non è la vera Roma, ma è filtrata da un immaginario cinematografico, quello dei nostri grandi registi, amati profondamente dal cineasta newyorkese. Quella di Allen è una Roma sospesa nel tempo, nei suoi costumi, nei suoi luoghi e nelle sue luci, splendidamente realizzate dal Darius Khondji di Midnight in Paris, che mette a punto una fotografia di sapore "italiano" nel miglior senso del termine. Perché To Rome with Love è un film italiano, almeno per la sua metà: pensate, Woody è venuto da noi a girare un film parlato al cinquanta per cento con la nostra lingua. E pensate ancora, ha scelto di girare nella zona popolare e tutt'altro che turistica della Garbatella e nel rione Monti, e nelle semisconosciute Villa Gregoriana a Tivoli e Villa dei Quintili sull'Appia. Ce l'ha messa tutta per fotografare luoghi cinematograficamente quasi inesplorati, eppure il risultato è questo: "Tornatene a New York, noi non siamo più così come ci racconti". A questo punto si spera davvero che a New York ci torni, per il bene suo. Io, dal canto mio, gli dico solo: grazie. Perché, come recita la "stereotipata" canzone di Modugno, "Penso che un sogno così non ritorni mai più".
julian  16/05/2012 21:42:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cioè tu esisti su Filmscoop solo per convincere la gente che questo sia un bel film ? E ci sei quasi riuscito... complimenti !
suzuki71  04/05/2012 08:41:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...oh, finalmente!!!!
Aggiungerei al tuo commento:
Pensate ancora: Woody Allen recita personalmente in un film europeo... ma nessuno che lo abbia ricordato o apprezzato.... Se non è amore o perlomeno rispetto questo...
suzuki71  04/05/2012 10:51:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse non vogliamo ammettere che una parte della nostra cultura, anche se nel 2012, veste ancora con abiti anni '50.

Concordo al 100%, il senso del vestire anni 50 della coppietta morigerata era quello, ma i più hanno visto un'offesa al modo di vestire degli italiani... !!!!!
jack_torrence  04/05/2012 13:49:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sostanzialmente d'accordo, ho il sospetto anch'io che questo film sia stato stroncato perché "non ci riconosciamo per quello che siamo".
Io da romano l'ho trovato piuttosto pertinente, senza contare che l'ironia con cui Allen tratta gli americani in questo film non è minore di quella con cui sono trattati, ad esempio, in un "Vicky Cristina Barcelona" (film altrettanto "cartolinesco" ma molto bello. Al riguardo però ho da dire che le cartoline di Parigi - soprattutto quelle dei titoli - erano più connotate espressivamente, da Allen, che le "rovinava" splendidamente con una pioggia sempre più intensa).
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  04/05/2012 23:10:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo con tutti voi, il film ha subito critiche solo perchè l'orgoglio di essere italiano è stato ferito, ed è paradossale visto che dovrebbero essere altre cose che quotidianamente da anni subiamo a farci arrabbiare. Comunque è anche doveroso ricordare che se dovessimo consigliare un film a chi volesse avvicinarsi per la prima volta alla filmografia di Allen non lo indirizzeremmo certo verso questo.
andrea d  05/05/2012 01:20:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' proprio così, dovrebbero essere altre cose a farci arrabbiare. Non possiamo migliorare se non riconosciamo i nostri difetti, su cui Allen ironizza, e se non abbiamo un po' di autoironia. Grazie a tutti per i commenti, sono contento che ci siano persone come me che hanno saputo guardare il film senza pregiudizi e che ne riconoscono i vari significati.
Freddy Krueger  07/05/2012 00:58:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo praticamente tutto, anche le risposte... bravi, questi sono i commenti per cui vale la pena essere su filmscoop.