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ACT OF VALOR regia di Mike McCoy, Scott Waugh

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Febrisio     7 / 10  15/08/2012 18:14:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Act of valor mi risulta difficile da valutare; ho la mia parte intollerante che mi indica non solo un film pro arruolamento, ma quasi propagandistico, dall'altra parte mi ha offerto alcune buone scene che da tempo non vedevo, e speravo di vedere in un film. Il voto è quindi un miscuglio di questi sentimenti pro e contro. Di certo vale la pena dire che lo spettatore attuale, soprattutto giovane, è diventato esigente, e act of valor rispecchia, seguendo le scie dei videogiochi, una richiesta che a mio parere è ben ricostruita per i patiti di marines e compagnia. Dico esigente perchè ora non basta più il muscoloso eroe di turno che distrugge il mondo, ma il tutto deve diventare sempre più reale rientrando in un contesto adeguato e ben descritto. Act of valor è quasi una simulazione, non di certo un "Mario bros". Chi ha giocato, e innamorato, a giochi simili a Operation Flashpoint, Raven shield e altri vari, non penso che potrà rimanerne completamente deluso.
Certamente c'è quella parte amara che mi rimane sul gobbo. Il film gioca su una realtà che in verità è vicina alla realtà, ma non è vera. DIfende quella sorta di politica della paura instaurata dagli stati uniti dopo il 2001. Una politica dominata dalla paura del terrorismo, come se l'america si trovasse in un imminente attacco e dovesse difendersi da qualcuno. Motivi inutili, o psicologia utile, per desiderare il benestà di un popolo; se ha paura, allora dobbiamo reagire e attaccare, ce lo permetteranno. Questo fa veramente paura, a me più del terrorismo. È un modo di ottenere la guerra, se volete anche elegante e fine, ma in modo gratuito e pacifico. Inoltre mi chiedo; ma "al queda" esiste ancora o si è disfatta già da tempo??? O esiste solamente per la propaganda americana? Vabbeh... rientro nel campo cinefilo avendo scoperto che l'esercito svizzero produce dei filmettini carini che son stati anche ben premiati. Per quanto strano assomigliano a film più americanizzati e a questo è dovuto il loro successo. Ovviamente film per sensibilizzare reclute, o tematiche sensibili.
elio91  15/08/2012 21:56:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo è un commento molto interessante. Devo dire che il lato propaganda e peggio, pro arruolamento, è stato notato da tutti; ma me l'aspettavo. Ciò che proprio non mi è andato giù è proprio la tecnica della regia: sembra un videogame spettacolare, ma è artificioso, freddo, irrealistico. Salvate il soldato Ryan aveva dettato ai film di guerra una nuova via da seguire, ha ispirato a sua volta videogame, ma lì era cinema vero e proprio non contaminato da altro. Qui a mio parere (non solo il mio) si sfrutta la visuale da videogame per arruolare giovani che manco sanno cos'è la guerra se non per averla secondo loro vissuta giocando a Call of Duty (tra l'altro un bel gioco). Questo mi ha inquietato molto del film, oltre alla noia che davvero mi ha preso guardandolo.
I tuoi dubbi sono il nocciolo della questione ovviamente.
Febrisio  17/08/2012 14:02:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Effettivamente hai ragione... act of valor non porta molte novità, anzi è più una scopiazzatura, o una scospazzatura. Onestamente mi accontento, visti i risultati ad esempio con il film Swat. Da patito qual'ero di raven shield, ho sperato tanto, e non c'era nemmeno una scena decente. Qui invece qualcosina c'è; le scene potevano essere molto migliorate, o inquadrate meglio. Ad esempio c'è una scena dell'elicottero che accosta una barca; l'inquadratura non è azzeccata, anche se rende bene l'idea di quel che succede. E poi non c'è lo "sniper" che striscia nell'erba :-D
Non ho mai capito perchè non dare in pasto un simile film, oltre che a un mediocre o buon regista, a direttori della fotografia di giochi stile Metal gear solid?? Ok son jappo-jappo, ma secondo me riuscirebbero bene, magari in giappone han già qualche pellicola semi-sconosciuta che val la pena guardare.... ma tutto questo rientra in un altro discorso...
elio91  17/08/2012 15:45:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, ovviamente la categoria del "gioco", la guerra come gioco, videogame, qui è portata in maniera subdola anche per attirare persone che vogliono vedere della guerra "spettacolare". In tal senso ripeto che questo film mi ha disgustato.
Poi sia chiaro: Salvate il soldato Ryan è similmente (americamente) propagandistico, patriottico e retorico come da tradizione spielberghiana, però lo stile di ripresa ti fa vivere davvero la vicenda, spesso ti toglie il fiato. L'immedesimazione è totale, ma pur essendo spettacolare la guerra non è imbellettata anzi... ricordo invece una sequenza di Act of Valor dove SPOILER uno dei protagonisti si butta sulla bomba sacrificandosi per i compagni. La ricordo perché l'inquadratura era talmente ricercata, pomposa, esibizionista, da "videogioco troppo videogioco" che è una di quelle che più mi è rimasta indigesta. Semplicemente allora credo che il discorso sui direttori di fotografia da videogame sia un qualcosa a cui tu sei arrivato prima dei produttori del suddetto film (se ci avessero pensato l'avrebbero fatto subito tanto per continuare la similitudine con i game); cinema-videogioco all'ennesima potenza, ma senza un joypad in mano è fallimento totale.
Sarà che oltre a questo mi sta molto antipatica l'esibizione patriottica made in USA, e qualunque esibizione di patriottismo... però no, non l'ho sopportato in nessun suo aspetto.

Swat non l'ho visto e da come ne parli dubito lo farò... e poi non è proprio il genere che vado a cercare...
Febrisio  18/08/2012 09:56:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Swat dimenticalo; è come vedere beautiful, ma a volte si vestono anche da poliziotti.

Desidero precisare una cosa:
Intendevo "prenderei i direttori della fotografia" che hanno creato non le parti giocate in prima persona, ma prenderei quelli che creano i video di introduzione, finale ecc. Per questo ho citato l'esempio di metal gear, perchè è praticamente un film. Le scenette, seppur "corte", io le trovo pazzesche e da bava alla bocca, avendo poco a che fare col mondo dei videogame, ma più immagini legate al mondo del cinema.

Sul fatto di inserire le parti in prima persona (o altre pari pari, come la presentazione dei protagonisti) di un videogioco, è quasi paragonabile ad inserire la vignetta di un fumetto in un film; o lo fai bene, stile come ben dici l'eccezionale "Salvate il soldato Ryan", una rarità, o rischi il capitombolo (vedi doom, un nome una garanzia lol). Act of valor copia spudoratamente. Non mi ha entusiasmato più di quel tanto questo modo di fare, che tra l'altro, è vero, è perlopiù fatto per attirare i giovani in modo osceno.

Personalmente le scene che mi son piaciute son altre, anche nei videogiochi che citavo. Effettivamente non ho citato “Call of duty” per quanto bello e adrenalitico sia. Ho citato giochi che più si avvicinano (o forse meglio si avvicinavano) alla simulazione. Sarà anche ridicolo e incompreso, ma son i gesti e le situazioni come ad esempio quando fanno perlustrazione, o rimangono in attesa di uno spostamento, o entrano nelle case sbattendo porte, urlando "libero!" "libero!", gli attimi primi della tempesta, e tutto questo genere di simulazioni che ronda intorno all'azione del soldato. Mi danno un piacere enorme; è questo che desideravo veder rappresentato, non la immedesimazione, o immersione da videogioco. Ci tengo a specificarlo, perchè è diverso. Non mi dispiace che siano anche pompose... da un lato puramente estetico (la visione in soggettiva è discutibile, ma certamente una buona composizione fotografica non è fatta così, per bellezza estetica mi riferirei a un "sukiyaki" di Miike) e preferibilmente esente da subdoli messaggi retorici, come purtroppo fa act of valor. La scena che hai descritto la nominerei "Il sacrificio patriotetico" che sta per patriottico e patetico. Altro in quella scena non ci ho visto; ho calato un velo pietoso un po su tutto il finale. Se mai i soldati sparassero anche, preferisco lo facciano contro sacchi di sabbia, e le figure di cartone, non è quella la parte che desidero. Quella parte c'è già in troppi film. È come uno striptease, ognuno ha i suoi gusti, ma la parte di maggior godimento e immaginazione a mille, è quando il vestito non è ancora stato tolto. Aggiungo che, per far capire il livello, son della generazione cresciuta a pane, burro e platoon.

Ho letto ora il tuo commento :-)), ti dico... non ho nulla di contrario perchè è veritiero e c'è quella parte che condivido pienamente. Mi fa strano condividere un 1, avendo dato 7. Diciamo che è il lato oscuro di Act of valor, che di certo non passa inosservato.

So che non sei il tipo, ogni tanto leggo i tuoi commenti, fanno parte della schiera di quelli interessanti... ma per curiosità, se scrivo "Black Hawk Down", che mi dici? occhio eh! :-)
elio91  18/08/2012 12:39:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto qualche spezzone da ragazzino quando il cinema non mi interessava e neanche sapevo chi fosse Scott. Ma ricordo una gran bel stile di ripresa, d'altronde il buon Ridley veniva (viene) dalla pubblicità: è uno dei primi videoclippari di un certo livello, non dimentichiamolo.
Lo vedrò quando posso però perché è uno dei pochi della sua filmografia che mi manca...