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FREAKS regia di Tod Browning

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BlackNight90     10 / 10  19/04/2010 19:07:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Manifesto dell'uguaglianza degli uomini nel nome della loro stessa disumanità.
Nel '32 Tod Browning realizza un film così sconvolgente da diventare egli stesso un freak, anche lui messo al bando, esiliato e maledetto dal mondo del cinema che non gli permetterà di far brillare ancora di più la sua genialità.
Browning aveva passato gran parte della sua vita lavorando in un circo: che meglio di lui poteva fare un tale film? Eppure il suo sguardo è il più anti-circense possibile, nonostante emerga tutto l'affetto per i suoi 'bambini': non vediamo i freaks durante i loro spettacoli o le loro acrobazie, li vediamo nella loro vita quotidiana, nei loro gesti più comuni, i mostri sono umanizzati, sono ancora più reali. Non solo, Tod ci rende partecipi della loro crudele e atroce vendetta, ci rende complici nelle intenzioni: eppure proviamo una fortissima sensazione di disagio, un orrore che nessun altro film riesce a far provare, perché sappiamo in fondo di essere troppo diversi dai freak nonostante proviamo a comprenderli, non potremmo mai diventare uno di loro perché a dividerci c'è una barriera invisibile di ipocrisia da una parte e diffidenza dall'altra. Browning centra il bersaglio, sbattendo in faccia con ferocia ai borghesi dell'epoca, probabilmente andati al cinema per farsi quattro risate, il loro lato più ipocrita e crudele, quello rappresentato dalla trapezista e dal forzuto, derivante da una presunta superiorità morale e fisica (che non è altro che questione di fortuna, una generosità della natura).
Il tema è quanto mai attuale, oggi nell'epoca del culto della bellezza, oggi che ancora in certe parti del mondo esistono i freak show, come reagiamo se ci troviamo faccia a faccia con uno di loro? La lezione non è stata imparata.
E' inoltre un insulto all'intelligenza umana il fatto che per delle teste di càzzo della censura (loro sì che sono i veri deformi) non sia possibile vedere quasi mezz'ora dell'idea originale di Browning. Meno male che c'è chi ha imparato da lui: Herzog e Lynch ad esempio.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  19/04/2010 20:27:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Love.
BlackNight90  20/04/2010 00:56:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh sommo jelly, ricambio l'affetto ma posso dirti che dalla tua rece, anche se mi è piaciuta lo stesso, mi aspettavo qualcosina di più?
certo mica era facile, se dovessi esordire io come recensore probabilmente sceglierei il sequel di Casper ;)
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  20/04/2010 09:01:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E ma c'hai ragione; purtroppo era la mia rece d'esordio, ed ero ancora piccolo e implume. Ho già deciso di rimetterci mani, quando avrò un attimo di tempo...
In compenso, ho fatto un'attività di promozione bestiale per questo film, garantendogli la dovuta visibilità: più gente si avvicina a Browning, meglio sarà per tutti.
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  19/04/2010 20:25:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anche tu ti stai acculturando su Browning, eh? Stava davvero avanti quel genietto.
BlackNight90  20/04/2010 00:50:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh sì, se i suoi film uscissero oggi desterebbero ancora chissa quante polemiche, in Italia probabilmente lo taglierebbero di un'altra mezz'ora..
Odio ma mi conosci anche Browning? va' che stai diventando una persona molto coltivata :D
l'hai visto La bambola del diavolo? è bellissimo.
Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  20/04/2010 16:20:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
È il prossimo in scaletta, che conto di vedere entro poco. Nel frattempo ho letto tanto (ma ancora molto poco) su Browning, personaggio geniale interessantissimo e vittima del tempo in cui ha vissuto.. Vorrei tanto vedere anche il suo The Deciding Kiss, ma dubito che ci riuscirò.