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FREAKS regia di Tod Browning

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Gruppo STAFF, Moderatore priss     9 / 10  08/08/2006 13:53:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo Dracula Tod Browning avrebbe dovuto fare un horror per concorrere al successo di Frankenstein… conosceva bene l’ambiente circense poiché proveniva proprio da questo e cosa gli viene in mente? Quale miglior orrore se non quello di reali deformità contrapposte a mostri di cartapesta?
Io non so se si trattò davvero di una visione tesa a dimostrarci che il vero mostro è quello che si nasconde dietro un bel volto e dei riccioli biondi, non so se il suo fosse davvero un’occasione di riscatto per i nani, i deformi, gli storpi… come dice la critica colta da 30 anni a questa parte
Forse si è trattato davvero di un operazione furba, crudele, imbevuta di cinico sadismo, come dissero i detrattori dell’epoca che segnarono il declino e il tramonto del regista.
Forse…
Certo è che in questo film la finzione perde i suoi connotati, persone deformi costrette a recitare se stesse. Vi è una soffusa morbosità che si affaccia nel mostrarci come si accende una sigaretta con il solo ausilio della propria bocca, o come si sorseggia dell’acqua se si è una venere di Milo vivente…
Il quotidiano di chi non è altro che un rifiuto umano. Sarebbe già abbastanza impietoso di per se, ma Browning si spinge ancora oltre, non ne vuole proprio sapere di infiocchettarci un film alla Forrest Gump, i freak non sono dei simpatici nanetti delle favole, ma sono uomini animati dagli istinti “normali”, non sono scevri dai nostri difetti e ce ne dà prova con tutte le sue più grottesche implicazioni.
Forse Browning si è spinto troppo oltre… ma ciò che è davvero insostenibile non è il suo sbatterci in faccia la miseria dell’animo dei propri personaggi, ma l’ipocrisia di una società che accettava che tali scherzi di natura si esibissero nei circhi, dove solo il pubblico pagante potesse bearsi del brivido d’orrore dato dalla loro umiliazione.
Perché il vero orrore è prendere i deformi, gli storpi, chi ha minorazioni fisiche o mentali, gli emarginati… relegarli dove non possano offendere la nostra grandissima sensibilità, e lì… dimenticarli tutti.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  08/08/2006 18:17:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Brava Priss, concordo in toto. Anche se io vedo il ribaltamento finale come un voler sbattere in faccia allo spettatore ipocrita la propria piccolezza, in modo crudo, forse sadico, ma onesto ed incredibilmente attuale.
Gruppo STAFF, Moderatore priss  09/08/2006 11:27:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
uhm...in realtà volevo dire proprio questo...ma evidentemente non mi sono espressa poi troppo bene.
Dopo aver scrtto il commento ho letto la tua rece e mi ci sono trovata in tutto e per tutto, comunque quello che vorrei evidenziare è proprio come per essere "giusti" nei confronti di chi consideriamo diverso noi ci rifuggiamo dietro il pietismo delle definizioni, dietro uno sguardo compassionevole che porta spesso ad una celebrazione del "diversamente abile" che per me è altrettanto fasulla.
mi ha sempre schifata il fatto che gli americani dell'epoca accettassero tranquillamente che questa gente venisse mercificata nei circi, ma poi la volessero tenere a debita distanza dal proprio sguardo.
Insomma per me Browning è grandioso anche per questo... voi li vedete come esseri "minori", da poter sbeffeggiare e deridere perchè inermi... bhe cari miei avete fatto male i vostri conti...
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  09/08/2006 14:53:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo in toto.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  12/09/2006 01:05:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"la finzione perde i suoi connotati..." dannatamente vero.
Sei un tesoro anche quando scrivi
Gruppo STAFF, Moderatore priss  12/09/2006 13:23:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao kowa!
finalmente rientrato in tutto il tuo splendore!
a quando la prossima recensione...