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FREAKS regia di Tod Browning

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DitaAppiccicose     8½ / 10  05/06/2016 13:19:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capolavoro maledetto per eccellenza che ad ottantacinque anni dalla sua uscita ancora non ha eguali nella sua difesa del "diverso" esibito con fiera ostentazione. Lo stereotipo della donna fatale e dell'uomo forzuto come esempi di malvagità, laddove il bene si cela nei corpi di persone menomate, scherzi della natura, ermafroditi, nani, ritardati mentali. Per non far passare, poi, il pensiero univoco del "bene uguale brutto" e "male uguale bello", Browning inserisce anche due personaggi cosiddetti normali ma positivi. La diversità viene esibita con una naturalezza tale che, come dovrebbe essere sempre, abituandoci ad essa non la percepiamo più come tale. Di fronte ad una tale schiacciante presenza di contenuti mai supportata da retorica o - si direbbe oggi - buonismo, tutto il resto passa in secondo piano: la regia o la recitazione ( ovviamente la maggior parte dei protagonisti non era composta da attori veri e propri... ) e per lo stesso motivo è riduttivo o ancor più fuorviante considerare "Freaks" un film dell'orrore, genere al quale si tende ad ascriverlo. L'orrore, che sarebbe ciò che questa gente dovrebbe suscitare nelle altre persone, diventa semmai ciò che loro stesse devono subire e noi spettatori con loro; l'orrore come genere cinematografico, poi,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERmentre altre scene che avrebbero di sicuro contribuito a rendere "Freaks" un vero film dell'orrore ( le vociferate scene della castrazione di Ercole

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERsono state tagliate e perdute per sempre.
Se l'orrore, ad di là della spettacolarizzazione, deve inquietare, sbalordire o traumatizzare, allora si, "Freaks" è un film dell'orrore.