marimito 7½ / 10 10/03/2012 21:41:27 » Rispondi Il confine fra la rappresentazione e la finzione cinematografica è praticamente inesistente. Un work in progress permanente, che non lascia spazio ad altro. L'unico momento di vita "reale" cinematografica finisce per divenire anch'essa paste integrante della rappresentazione; e per gli attori detenuti si aprono le porte del carcere; la mente vola.. I fratelli Taviani hanno portato in scena la portata liberatoria ed immaginifica dell'arte teatrale. Bello!