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CESARE DEVE MORIRE regia di Vittorio Taviani, Paolo Taviani

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The Gaunt     9 / 10  06/03/2012 22:17:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è un film sulla realtà carceraria, il carcere è il palcoscenico allargato del piccolo teatro all'interno di Rebibbia dove si terrà la rappresentazione del Giulio Cesare di Shakespeare, perchè sono i sei mesi di prove il fulcro narrativo di questo film. Ci vengono presentati detenuti, ma i Taviani fanno sconti: sono in carcere per un motivo preciso, hanno sbagliato e stanno pagando per le loro colpe. E' il vissuto tragico di queste persone che emerge e fornisce la spinta per entrare nei personaggi fin quasi a travolgerli, incanalando quel demone interiore e trasfigurandolo nel Giulio Cesare, storia di amicizia, tradimenti, complotti e "uomini d'onore".
Mi ha stupito in maniera profonda questo film dei Taviani, rispettivamente classe '29 e '31, capaci di rimettersi in gioco come due giovani registi in erba, affrontare vantaggi e svantaggi del digitale e fare un film molto moderno, fondendo insieme elementi di documentario, teatro e cinema con un equilibrio sorprendentesenza che nessuna delle tre forme espressive prenda il sopravvento sull'altra.
E' un film sull'arte come arricchimento personale anche e soprattutto per dei reietti, molti dei quali da "fine pena mai", su due mondi (vita reale e carcere) così lontani ma che necessitano di un avvicinamento, perchè il carcere è un luogo di espiazione di colpe questo sì, ma deve essere ricordato anche e soprattutto per il suo potenziale valore rieducativo.
Personalmente è stata visione ricchissima dal punto di vista emotivo, grazie alla capacità dei Taviani nell'immergerti in questa esperienza audiovisiva di volti e dialetti diversi, quest'ultimi in particolare perfettamente funzionali ad una maggiore naturalezza nella recitazione. Spiccano soprattutto uno straordinario Striano nei panni Bruto, il carismatico Arcuri nei panni di Cesare, ma quella frase finale di Cassio/Cosimo Rega (fine pena mai), quando tutto è finito e ognuno torna nella realtà delle celle, ti rimane scolpita e non ti lascia più.
Certamente sono impressioni personali formulate molto a caldo, ma penso e in fondo spero di aver assistito al miglior film italiano dell'anno, fino a questo momento.
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  16/03/2012 15:17:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come immaginavo è uscito nell'unico cinema d'Essai sopravvissuto a Parma.
Domani vado, anche solo il trailer mi carica.
The Gaunt  16/03/2012 21:02:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  18/03/2012 09:46:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto. E' grandioso.
The Gaunt  18/03/2012 20:19:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cavolo, addirittura 10. In effetti, a caldo, ha un effetto devastante.
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  20/03/2012 11:27:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me l'effetto non è ancora passato, anzi, più ci penso più sono convinta sia un capolavoro.
strange_river  08/03/2012 12:59:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho sempre stimato i Taviani, non mi perderò questo loro.
The Gaunt  08/03/2012 13:28:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Te lo dico sinceramente: mi auguro che ti sorprendano come hanno sorpreso me.
strange_river  09/03/2012 12:58:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi



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The Gaunt  09/03/2012 14:35:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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