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QUASI AMICI regia di Olivier Nakache, Eric Toledano

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  19/04/2012 10:50:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente una commedia gustosa e irriverente,in grado di giocare con gli stereotipi senza abusarne e soprattutto rinfrescante nel proporre la solita logora storiella dei due personaggi che pur agli antipodi finiscono con lo scoprire di avere molte cose in comune.
E' il caso di Philippe,tetraplegico ricco sfondato e culturalmente preparatissimo e Driss,ragazzone delle banlieu dai metodi spicci ed abituato alla vita da strada.Il loro dare/ricevere è esplicitato con grande naturalezza e "Quasi amici" ,pur essendo un prodotto pianificato a tavolino con destinazione grande pubblico (ed infatti gli incassi ottenuti parlano chiaro), ha la non comune prerogativa di trattare gli aspetti più favolistici,presenti anche se trattasi di una storia vera,in maniera gioiosamente assimilabile,a differenza delle tante pellicole italiane che ogni anno invadono le nostre sale con storie che obbligano a domandarsi quale distorta realtà vivano certi registi e sceneggiatori.
La bravura dei protagonisti,l'idea di non perseguire i ricorrenti step sui quali sembrano essere costruite tutte le commedie moderne,sono surplus vincenti che uniti ad una comicità spesso folgorante e a qualche siparietto politicamente scorretto, rendono il lavoro della coppia Nakache/Toledano un irresistibile emblema di cinema popolare fatto con estrema intelligenza.La schematicità di certe situazioni è raffinata da una verve narrativa che trasforma la convenzionalità in qualcosa di innovativo a suo modo,mentre le inevitabili forzature si accettano di buon grado perché "Quasi Amici" è una pellicola misurata nel fondere commedia e sventura,giungendo mai eccessivamente ruffiana e ammirevole nell'affrontare la sofferenza legata sia allo status sociale che a quello fisico senza facili scappatoie lacrimevoli,rendendo la giusta dignità ai due protagonisti con un occhio allo scontro di classe per nulla superficiale.
L'incipit degno di un vertiginoso action-movie è da sballo,quanto la segretaria di Philippe,tale Audrey Fleurot che ammetto abbia fatto in un nanosecondo breccia nel mio cuore.