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QUASI AMICI regia di Olivier Nakache, Eric Toledano

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Macs     6½ / 10  21/03/2012 22:15:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Attirato dalla media stratosferica mi sono obbligato a guardare questo film che non rientra certo nel mio genere, si può guardare e trasmette qualche buon sentimento e qualche sorriso. Però non mi pare un capolavoro e sinceramente rimango sempre abbastanza irritato (cinematograficamente) quando per raggiungere certi obiettivi emotivi si sacrifica quasi totalmente la verosimiglianza.
gemellino86  21/03/2012 22:31:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Verosimiglianza? Perchè? I film devono essere per forza realistici "per raggiungere certi obiettivi" come dici?
Macs  22/03/2012 14:00:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti spiego. Se un film (o un'opera letteraria) si propongono al loro pubblico come opere realistiche, ossia non fantasy, soprannaturali, fiabesche, ecc., dovrebbero attenersi a un canone minimamente realistico, perché proporsi come opera realistica significa attenersi a quello che potrebbe accadere nella realtà, ossia al canone della verosimiglianza, stringendo un patto col proprio pubblico. Se un'opera realistica inizia a "forzare" oltre i limiti dell'accettabile i confini che la realtà impone (e che l'opera stessa ha sceltoliberamente, e quindi implicitamente accettato: si può scegliere di fare un fantasy, se si vuole dare briglia sciolta alla fantasia :), allora l'opera diventa un ibrido senza troppa arte nè parte. Si vuole essere realistici e dunque verosimili, ma poi si raccontano avvenimenti o comportamenti fuori dalla realtà e normalità, soltanto perché è l'unico modo per raggiungere prefissati obiettivi estetici: far commuovere, ridere, piangere, insomma fare palate di soldi. E´ in quel momento che l'opera perde il suo valore artistico, si destreggia fra più generi per un fine commerciale. Naturalmente valutare se questa "ibridazione" accade, e in che misura, non è affar semplice, soprattutto in quanto si tratta di questione molto soggettiva. Per me questo film, in quanto opera evidentemente realistica (non vedo unicorni o zombi in azione) "forza" la realtà fino a un limite che fa ondeggiare pericolosamente il film stesso tra realismo e non-realismo, tra film coerente e trovata commerciale. Non sto dicendo che il film si propone come realista e poi tradisce completamente la propria natura per diventare commerciale attraverso le emozioni facili e irrealistiche, infatti ho dato 6.5, ma il limite è vicino. Per farti un esempio: al di là della verosimiglianza di un plurimilionario che si prende in casa un ragazzo delle banlieu e gli mette di fatto nelle mani la propria vita (!), anche la scena della fuga in auto mi pare abbastanza irrealistica: la polizia li ferma e decide di scortarli, vedono che Philippe sembra moribondo, e durante il viaggio i poliziotti non si preoccupano di dare un'occhiata a cosa succede nel loro abitacolo (fumano, si mettono ad ascoltare musica a tutto volume muovendo le teste al ritmo della musica). Poi questa è la mia valutazione soggettiva, per te magari il film è perfettamente coerente nel suo realismo dal primo all'ultimo fotogramma.
max67  23/03/2012 09:08:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
SE LO GUARDI CON SOLO L'USO DEGLI OCCHI HAI PERFETTAMENTE RAGIONE E IL TUO COMMENTO NON FA' UNA PIEGA IL FILM NON E' MOLTO COERENTE , SE INVECE OLTRE ALLA VISTA USI IL CUORE E LA COSCIENZA , PROBABILMENTE RIUSCIRAI A CAPIRE CHE NEI DUE PERSONAGGI MOLTA GENTE RIVEDE LE PROPRIE PAURE E LE PROPRIE MANCANZE , LA STESSA COSA SUCCESSE CON IL MONDO DI AMELIE QUALCHE ANNO FA' .IO NON AMO IN MODO PARTICOLARE IL CINEMA FRANCESE , PERO' E' INNEGABILE CHE NOI ITALIANI NON SIAMO CAPACI DA MOLTI ANNI DI FARE COMMEDIE TRAGICHE COME QUESTA CHE INCASSANO MOLTI SOLDI SENZA ESSERE PER FORZA DELLE *******TE COME I FILM DI VANZINA.PROBABILMENTE NON E' UN CAPOLAVORO PERO' VALE SICURAMENTE DI PIU' DI 6,5' A MIO PARERE E' UN FILM ALMENO DA 8. GRAZIE PER LE CHIACCHERE