kowalsky 8 / 10 11/08/2006 22:25:40 » Rispondi "New York, dieci milioni di storie da raccontare, questa è una delle tante", chi ricorda lo slogan che conio' la superlativa serie poliziesca di "Naked city" (la città nuda) - a sua volta ispirata dal film ononimo del 1948 di Jules Dassin ? Beh non è necessario essere oltre gli "anta" per saperne qualcosa: la serie televisiva fu realizzata negli anni Cinquanta ma in Italia si è vista, e non di rado, anche oltre vent'anni dopo (praticamente l'epoca che racconta questo film). Spike Lee tributa un omaggio a quel serial tv, coltivandone il linguaggio (a volte romanzesco un po' hard-boiled) e la sinistra allusione al b/n. Film strepitoso, dunque, e operazione ad alto rischio di retaggio, cui i molteplici riferimenti al cinema piu' contemporaneo (tipo "the warriors" ) rischiano di scadere nella caricatura. Non è un'impresa facile, ma è un'opera eccellente anche perchè "OSA". Nel memorabile black-out della "Grande Mela", nella paura del "diverso" che attanaglia una società sulla carta (ma solo sulla carta) interazziale e democratica. Adrien Brody, punkettone capace di esibirsi nei locali gay a luci rosse e frequentare contemporaneamente il CBGB'S; è davvero straordinario. C'è poi tutto l'effimero e il glamour dello STUDIO 54 e della disco-music, le luci e purtroppo le ombre di un serial-killer che si agita nelle comunità. La New York di Lee, Città Nuda appunto, appare come un agglomerato di frenesie e stimoli, ma anche di fortissime tensioni, una sorta di abbraccio corale e definitivo, tradito dal suo stesso bisogno di "esprimere"
baronerosso 22/09/2006 00:21:53 » Rispondi scusa se preciso il tuo commento, senza offesa, ma credo che siano otto milioni di storie e questa è una di quelle. per il resto mi trovi in piene con il tuo commento.
kowalsky 22/09/2006 14:18:15 » Rispondi Hai ragione, si vede che vivo in una città piccola