atticus 8 / 10 17/04/2012 00:01:01 » Rispondi Da far tremare le vene ai polsi. Una delle più grandi vergogne del nostro paese che nessun processo, nessuna condanna, nessun perdono potrà cancellare. Bravissimo Vicari a fondere in modo perfetto la cronaca degli eventi con la fiction narrativa, ben congegnata la sceneggiatura che, con un bel gioco di flashforward, alterna tre punti di vista chiave della storia. Durissimo nella rappresentazione della violenza e delle umiliazioni subite dalle vittime (a quanto pare, addirittura addolcite dalle testimonianze ), il film si limita ai fatti, non potendo garantire alcuna risposta a tanta, inumana e bestiale furia da massacro. Necessario, un sangue che non deve essere lavato per davvero perché questa cosa è successa in un paese civilizzato, poco più di dieci anni fa, sembra assurdo...
Addolcite, e di molto: non so se ieri sera hai seguito, in seconda serata su raitre, il documentario "Black Block" proprio sul pestaggio alla Diaz durante il G8. Testimoni diretti e vittime hanno parlato senza mezzi termini di piercing strappati, di violenze sessuali con manganelli, di umiliazioni verbali e fisiche continue, di sadismo. Io non ho parole...
Eh, le ha lasciate intendere, ma non le ha messe. Questo aumenta anche la mia stima. Così il film non può essere tacciato di esagerazione. Lessi qualche tempo fa l'articolo di un poliziotto pentito che raccontò di come torturavano i brigatisti. Sconvolgente.
Terry Malloy 17/04/2012 00:24:32 » Rispondi comunque d'accordissimo su Vicari. Era un film difficile e lui l'ha diretto con grande padronanza e maestria. Mi è piaciuto tantissimo anche sotto questo aspetto, quello propriamente filmico. Una perla del nostro cinema. Solo del nostro cinema.