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ATM - TRAPPOLA MORTALE regia di David Brooks

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-Uskebasi-     5 / 10  14/03/2014 02:43:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
COMMENTO SPOILEROSO

E' un discreto thriller fino al preciso momento della parabola dell'uomo sfigato, da lì in poi cade in picchiata e non si riesce a salvare quasi niente. Non ho capito se il regista vuole farci credere che il ragazzo sia considerato il colpevole, spero vivamente di no. Che sia inizialmente arrestato si, ok; che il vero colpevole non può essere identificato si, ok; ma che la polizia creda che non ci sia nessuno fuori e che abbia fatto tutto il biondo sarebbe veramente un infortunio gravissimo di professionalità e di sanità mentale.
Comunque, il 65% di ATM si lascia guardare tranquillamente ed è oltre la sufficienza, con una menzione speciale per i dialoghi nella prima parte che sono tra i più naturali che abbia mai sentito. Poi arriva il momento della parabola che segna il declino inesorabile del film.
Perché c'è uno sfigato. C'è un uomo proprio sfortunato.
E' un custode, con una normale vita e una buona famiglia, ma è sfigato. Quest'uomo stesara è morto, lottando, in silenzio. E' morto senza sapere il motivo. Se lo avesse saputo, avrebbe maledetto un solo giorno della sua vita. Non oggi che è il giorno della sua morte, avrebbe maledetto il giorno di una settimana prima, quello in cui si è recato con la famiglia in giro per i negozi a fare i regali di Natale. Oltre a quelli ha deciso di comprarsi un nuovo giaccone. La moglie gli aveva detto: "Amore, te lo regalo io. Lo scarterai a Natale." ma lui aveva risposto: "No piccola... costa troppo. E poi voglio che il tuo regalo sia una sorpresa per me. Lo prendo adesso". E così l'uomo comprò il giacconne, che grazie al suo pelo lo scaldò per ben 7 dì.
Ma stasera quell'uomo, che aveva speso molti soldi per i generosi regali da consegnare a natale, ha deciso di passare al bancomat per ritirare qualche spicciolo prima di andare al lavoro.
Proprio nel bancomat dove un assassino cercava di uccidere tre persone.
Proprio nel bancomat dove un assassino cercava di uccidere tre persone, e aveva indossato il suo stesso giaccone.
Lo sfortunato uomo per fretta ha un'ulteriore sfortunata scelta, quella di aprire la porta con impeto, decisamente più impeto del naturale. Così le tre potenziali vittime lo attaccano. Lui cerca disperatamente di difendersi, combatte con onore ma... non c'è niente da fare.
Muore senza sapere il motivo. Se solo lo avesse saputo avrebbe maledetto quel giorno... ma non lo sa.
Nella lotta e negli ultimi istanti può solo presumere, domandarsi il perché, e arriva alla conclusione che quel qui pro quo sia dovuto al suo ingresso impetuoso.
"Questi poveri ragazzi avranno creduto che li volessi derubare!" pensa
"E' tutta colpa mia! E perché sono entrato con il cappuccio..."
E così lo sfortunato uomo morì, al tepore del suo giaccone col pelo.
Jolly Roger  14/03/2014 11:23:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah ah ah! grande!
in effetti la storia del giaccone uguale è una delle più incredibili e sfi.gate coincidenze della storia umana...
talmente inverosimile e stupida che però è comica.
Ancora oggi mi ricordo tutto "quell'impeto" che il custode mette nell'aprire la portare la conseguente scarica di botte che ne riceve :-)))) senza aver nemmeno il tempo di dire "no scusate!"

Ma soprattutto, perchè girava incappucciato? Forse perchè gli piaceva un sacco quel giaccone nuovo?



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-Uskebasi-  14/03/2014 13:36:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahahahaaa!
Si anche a me più del giaccone fa ridere l'impeto con cui apre e il rimanere in silenzio dopo.
Sul finale faccio finta che l'intento del regista non era quello, altrimenti il film è da 4 o meno.