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I RAGAZZI DEL MASSACRO regia di Fernando Di Leo

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     8 / 10  26/06/2012 23:33:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel complesso, come del resto gli altri noir di Di Leo appartenenti alla 'trilogia del milieu', "I ragazzi del massacro" è un prodotto sicuramente riuscito, crudo ed avvincente, che tiene incollati allo schermo dall'inizio alla fine, grazie ad una buona regia dell'autore e alla sensazionale interpretazione di un grande Pier Paolo Capponi nel ruolo del detective Duca Lamberti, qui trasformato per necessità di copione in commissario di polizia. Molto suggestiva l'ambientazione di periferia milanese inquadrata con un apprezzabile fotografia, alla quale si oppone una ambigua colonna sonora: se da un lato le note improvvise della musica durante gli interrogatori possono avvincere, l'armonia nell'aria durante lo scarceramento di Carolino stride un po' con la tematica noir del film, ma non delude in quanto rende l'atmosfera del film più serena e meno cruda del previsto.
Il resto del cast se la cava molto egregiamente, specie i ragazzi (per lo più piccoli di strada) e la narrazione scorre in modo asciutto e disinvolto per tutta la durata. Una mensione per la scena dello stupro, senza dubbio ben fatta, ma davvero forte... Di Leo si è sempre contraddistinto per la violenza nei suoi film che non ho mai condiviso, ma che è nel suo stile e del resto, anche in quello di Scerbanenco.
Buono anche il doppiaggio con un grande Sergio Graziani per Capponi, che presterà sempre la voce al personaggio di Lamberti nel "Caso Venere privata" di Yves Boisset, doppiando l'anno dopo (1970) Bruno Crèmer.