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TAKE SHELTER regia di Jeff Nichols

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hghgg     7½ / 10  23/10/2014 01:40:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel commentare qui questo film mi sono crogiolato nell'indecisione su quale valutazione assegnare; ero quasi tentato di dare "8" che per me vuol dire "grande film" ma alla fine ho deciso che nel complesso mezzo voto in meno, ossia "bel film" e basta, che comunque non è poco, sarebbe stata la valutazione più giusta.

Peccato però perché questo "Take Shelter" aveva le premesse per possedere quel qualcosa in più ma l'ingranaggio nella parte centrale si è un poco inceppato; dettagli alla fine che non ledono il valore del film, secondo lavoro del bravo Jeff Nichols che certo non sarà mai ricordato come un genio del cinema ma diavolo ci sa fare, sia come regista che come autore.

Questo suo secondo lungometraggio è indubbiamente il suo film meno classico, il più ambizioso e il più complesso tra quelli da lui diretti fino ad ora, ed è un flm molto ben girato e recitato e nel complesso ben scritto, con una sceneggiatura che apre a più interpretazioni e possibili analisi degli avvenimenti, ma che purtroppo pecca in un'eccessiva dilatazione della narrazione che da metà film attraversa fasi di stagnazione che portano ad un ritmo eccessivamente lento e statico per il modo in cui la storia va sviluppandosi; insomma è un difetto di Nichols che si riscontra anche nel successivo "Mud", fosse durato mezz'ora in meno sarebbe stato ancora migliore, questo regista ha uno stile, sia come sceneggiatore che dietro alla mdp, che lo porta a diluire eccessivamente storie che avrebbero bisogno di più "secchezza" nell'essere raccontate, di maggior concisione, a mio avviso ciò renderebbe più efficace e matura l'abilità già indubbia (ma forse un pochino acerba ?) di Nichols di raccontare, scrivere e dirigere con abilità le sue storie.

Tolto il poco interesse che il film può suscitare nello spettatore nei 30-35 minuti che precedono l'ultima mezz'ora, il risultato finale resta validissimo sebbene un po' banale, o meglio non particolarmente originale e geniale; ma in fondo la forza di Nichols è anche questa, può essere scontato e un poco telefonato a volte ma è dannatamente abile a rendere il tutto credibile ed efficace, come nel caso del finale di questo film che è davvero bellissimo, emozionante, potente, una sequenza scenicamente indimenticabile, registicamente memorabile; magari uno un po' se lo aspettava, non è originalissimo, ma è un finale di grande forza espressiva che dimostra tutto il talento da regista di Nichols. Un'ultima sequenza che ho trovato davvero splendida, da applausi.

Ma ci sono altre scene davvero degne di nota nella regia, nelle interpretazioni dei due protagonisti e nella sceneggiatura. Molto buona anche la fotografia e la caratterizzazione dei personaggi che d'altronde è una delle specialità di questo regista.

Nichols ci regala, nel suo film più coraggioso e "libero", alcune sequenze allucinate e oniriche notevoli, tutte infilate nei sogni del protagonista: le visioni delle tempeste e la scena dei mobili che si alzano da terra e restano sospesi in aria sono esempi perfetti. In mezzo a ciò, il tema centrale della famiglia e la storia di un uomo che convive con i dubbi nati dalle sue visioni: abilità premonitorie o malattia mentale ? Scontri con se stesso, con il suo passato familiare (la bella e importante scena del protagonista che va a trovare sua madre è un passaggio chiave del film) con un equilibrio sempre più in bilico e una verità lasciata sul filo del rasoio cosi che nemmeno lo spettatore possa definirla del tutto e sia libero di interpretare in più modi ciò che ha visto, finale aperto compreso, con l'immagine della grande tempesta (probabilmente reale, a quel punto) realmente in arrivo; lo ripeto, un finale potente ed emozionante tra l'altro preceduto da venti minuti finali davvero eccellenti che risollevano le sorti di un film che aveva iniziato un po' a perdere qualche colpo.

La sceneggiatura nell'analizzare tutte queste situazioni resta comunque lineare e riesce a non incantarsi su se stessa a dimostrazione che Nichols potrà magari essere ancora acerbo per certi aspetti ma di sicuro oltre ad essere un bravo regista i film li sa anche scrivere bene.

Infine un applauso dovutissimo ad uno strepitoso Michael Shannon e ad una bravissima Jessica Chastain entrambi credibili, in parte, e davvero davvero convincenti. Shannon poi cattura lo spettatore dal primo all'ultimo minuto di film con i suoi sguardi, i suoi dialoghi misurati, la sua perfetta interpretazione del conflitto interiore del protagonista, delle sue paure e delle sue difficoltà. Una prova senza sbavature la sua, eccezionale.

Davvero un bel film quindi, Nichols secondo me in futuro potrà fare ancora di meglio dopo questo e "Mud" (e "Shotgun Stories" che purtroppo non ho ancora visto), il talento c'è tutto.
ferzbox  23/10/2014 13:32:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono dell'idea che quando una sceneggiatura mostra determinate "ingessature",come la parte centrale di questo film,sia dovuto da una cattiva elaborazione dell'idea di base....
L'inizio l'avevano,il finale anche,e probabilmente avevano anche un'idea abbastanza chiara di come suscitare determinate emozioni,ma si vede lontano un miglio che non avevano idea di come arricchire il tutto....dovevano avere più pazienza e studiare un sistema più funzionale per la parte centrale.....
hghgg  23/10/2014 13:34:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be si, indubbiamente è come dici tu, è qui che si vede ancora l'assenza di una vera maturità in Nichols. Non hanno saputo gestire la storia sulle due ore, pazienza, poteva andare peggio il film è comunque buono. Nichols lo seguirò ancora con molto interesse, personalmente.
ferzbox  23/10/2014 13:58:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah bhè...su questo non si discute.....