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QUELLA VILLA ACCANTO AL CIMITERO regia di Lucio Fulci

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Zero00     7 / 10  17/08/2010 13:00:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lucio Fulci è in grado di creare atmosfere sublimi, spesso tendenti al surreale e coordinate da scelte fotografiche che colpiscono la mente e l'inconscio dello spettatore. Questo è, secondo me, il suo più grande pregio.

Quanto detto vale anche per Quella Villa Accanto al Cimitero, film conclusivo della "famosa" Trilogia della Morte, dai forti richiami lovecraftiani (su tutti a me ha ricordato i racconti "Nella Cripta" e "La Casa Stregata"), claustrofobico, caratterizzato da un'ottima fotografia, quella degli interni scuri e inquietanti contrapposti agli esterni luminosi (ma di una luce bianca e spettrale, che grazie all'uso del grandangolo diventa opprimente) e da un dosato, rispetto ad altri film del regista, uso dello splatter.

Bello l'incipit, inquietante come pochi (quel quadro con la bambina alla finestra mi ha colpito profondamente) e interessante il finale, confuso, abbastanza ermetico ma affascinante.
Come sempre, quando si parla di Fulci, gli omicidi sono uno dei punti di forza del film - in fondo hanno fatto scuola e un motivo ci sarà - sadici, sanguinolenti e mai banali, nonostante l'uso artigianale degli effetti.

Passando ai difetti, ho trovato il film, spesso, irritante e poco armonioso nel montaggio, caratterizzato da sequenze tagliate in malo modo, sia le immagini che la musica. In oltre la sceneggiatura è piena di buchi, con situazioni solo accennate e mai sviluppate e comportamenti inspiegabili dei personaggi.

Fulci gioca con le paure inconsce e ancestrali dello spettatore, lo colpisce e lo sconvolge, facendolo tornare bambino, irrazionale e indifeso, orchestrando un film, nonostante i difetti, "poetico" e intenso. Anche per questo Quella Villa Accanto al Cimitero è un cult, apprezzato e citato soprattutto oltre oceano.
In oltre è uno degli horror della mia infanzia.