albert74 6½ / 10 05/06/2017 02:49:37 » Rispondi Con questo film finisco la trilogia della morte di Fulci, un autore che non conosco molto. Questo horror si conferma di buon livello per certi aspetti: atmosfere, musiche, scene splatter, un senso di malinconia e quell'alone onirico presente nei suoi film. Quello che non va per niente è la sceneggiatura, confusionaria a tratti incoerente, malgrado una trama in fondo elementare. Il tema dello scienziato pazzo, della casa disabitata, del cimitero, insomma...si tratta di roba vecchia e stravecchia, risalente al periodo gotico dell'horror. Più o meno alla fine del XIX secolo. Fulci non fa che rielaborare un certo tipo di horror che attinge a quel periodo. Niente di originale dunque. Certo si vede la sua regia, e tutti i lati positivi li ho elencati. Un horror che si può vedere, in fondo scorrevole che sarebbe stato veramente di ottimo livello (specie in rapporto a molti horror moderni) se solo fosse stata curata la sceneggiatura. Così non è stato ma del resto Fulci punta tutto sull'horror, sull'atmosfera onirica sospesa tra sogno e realtà e questo non può che essere un pregio. Un modo di intendere l'horror classico.