CRUISING regia di William Friedkin

Angel Heart  25/03/2011 03:42:56 » Rispondi
Bravissimo sì, specie perchè in entrambi e con ruoli marginali ruba la scena a tutti. Lo stesso in "La Promessa" di Penn, in cui recita in una sola scena ma ragazzi, che prova!

"Homeboy" è un film che necessita di tempo per essere assimilato. A me personalmente piace molto per il suo fascino e la direzione sofferta e autodistruttiva dei personaggi perdenti di Rourke e di Walken. Diciamo che per tanti aspetti lo reputo il The Wrestler degli anni 80. Un bel film che necessita una rispolverata.

Eureka invece è un film davvero bizzaro, diciamo interessante ma anche molto complesso. Mickey offre una buona performance, anche se il suo ruolo è davvero poco rilevante visto che i protagonisti sono Hackman e Hauer. Comunque ho intenzione di commentarlo tra oggi e domani, se trovo tempo.

Uscita di sicurezza così così, non brutto ma neanche bellissimo. Anche quello però lo ricordo poco.

In ogni caso, di Mickey ho visto il 95% dei suoi film. Quelli che ha fatto negli anni 80 sono TUTTI belli ("Rusty il selvaggio" "Il Papa Del Greenwich Village", "L'Anno Del Dragone", "Angel Heart", "Barfly" "9 settimane e 1/2", "Una Preghiera Per Morire", "Homeboy", "Johnny Il Bello", "Francesco"). Nella prima metà degli anni 90 ha fatto delle piccole perle semisconosciute quali "Bullet" (ottimo), "F.T.W.", "White Sands". La fine anni 90 invece sono gli anni più buii della sua vita (la fine del matrimonio con Carrè e la morte del fratello Joey) e della sua carriera, in cui ha preso parte a film mediocri (quasi tutti mediocri se si escludono l'ottimo tv-movie "Una Linea Di Sangue" e "Double Team") solo ed esclusivamente per soldi. Pensati che alcuni non si ricorda nemmeno di averli girati!!!
Il fatto che sia riemerso con "The Wrestler" (in un ruolo che più perfetto di così non si può, dato che la vita del personaggio di Randy The Ram fatta di successi ed eccessi è la stessa che ha vissuto Mickey Rourke) non può far altro che farmi piacere, visto che l'ho sempre sostenuto come uomo e come attore. Mi dispiace solo in parte che ora si sia completamente adeguato al sistema di hollywood (al quale anni addietro sputò doverosamente in faccia fregandosene altamente di tutti) e che accetti ruoli commerciali, poco impegnati, e che non rispecchino la sua personalità e il suo talento. L'ho sempre amato soprattutto per il suo spirito ribelle e di outsider. Per carità, vederlo che si è dato una calmata mi fa immenso piacere per lui, gli auguro tutto il bene del mondo (dato che ha lottato duramente per ottenere questa rinascita).
Solo che purtroppo non è più lo stesso Mickey anarchico di una volta, quello che tutti abbiamo sempre amato.

In ogni caso, per il sottoscritto Mickey rimane un modello di ispirazione di vita e di cinema. Lo amo e lo sosterrò sempre e comunque, nel bene e nel male. Uno dei più grandi attori viventi, completo, talentuoso e raffinato. Ogni volta che lo vedo sullo schermo mi ipnotizza completamente. Non riuscirei neppure ad immaginarmela un'esistenza senza i suoi film. Un mito assoluto.