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CRUISING regia di William Friedkin

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atticus     6 / 10  26/04/2010 12:39:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sopravvalutato thriller notturno di Friedkin, condannatissimo all'epoca e assorto a cult piuttosto immeritatamente.
La New York degradata era già stata proposta, e meglio, in altre occasioni (vedi Scorsese o Lumet) e la sceneggiatura non eccelle per profondità. Ma è soprattutto per il ritratto malsano ed effettistico dell'universo omosessuale che il film infastidisce, un cumulo di stereotipi allucinante che va dalle divise agli anfibi, dagli occhiale da sole a specchio alle canotte attillate, dai reggipalle ai litri di olio solare spalmati sui bicipiti guizzanti degli omoni baffuti affamati di sesso ovunque e comunque. Un operazione programmatica e priva di reali qualità drammatiche e/o sociali ma curata dal punto di vista commerciale.
Vale unicamente per la coraggiosa interpretazione di Pacino, intensa e ricca di sfumature.
Diffidare dalla versione italiana, censurata e montata con l'accetta.
KOMMANDOARDITI  26/04/2010 13:02:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Agli inizi degli anni '80 quella era la situazione al Greenwich Village(pensa ai VILLAGE people), era quella la moda : vestiti in pelle,borchie,fazzoletti multicolori con significati diversi, iconografia para-nazista.....
Friedkin ,credimi, non ha inventato nulla.
Le polemiche scoppiarono proprio perchè il regista aveva osato portare agli occhi del mondo la reale condizione di quel quartiere, senza utilizzare alcun filtro eufemistico o tranquillizzante.
Oggi il tutto può sembrare una baracconata ma bisogna inquadrarlo nell'ottica degli anni pre-AIDS.
Ho parenti che vivono tuttora a New York ed i loro racconti riguardo l'epoca sono del tutto corrispondenti a ciò che in CRUISING viene mostrato.
La versione italiana non è censurata, tutt'al più forse ti riferivi alla copia trasmessa in notturna da Raiuno : quella si che è stata ignobilmente massacrata.....

Atticus, morituri te salutant :-)
atticus  26/04/2010 13:17:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma infatti so bene che questo tipo di realtà estremizzata esisteva ed esiste ancora oggi, solo che Friedkin, o chi per lui, viaggia su una strada monodimensionale, la componente sessuale è rimarcata fino allo svilimento, gli stereotipi mi sono sembrati eccessivi. Molto meglio dello stesso regista "Festa per il compleanno del caro amico Harold", li ci ho trovato molta più verità, un ritratto a tutto tondo. In tv è passato sempre censurata, che sia la copia di Raiuno o quella dei Bellissimi di rete4, io l'ho visto in lingua originale e intero.
Comunque guarda che il mio nick l'ho preso dal protagonista de "Il buio oltre la siepe", mica dall'antica Roma, quindi piantala di sfottere ;)
KOMMANDOARDITI  26/04/2010 13:24:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Equivoco chiarito :-)
atticus  26/04/2010 13:26:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quisquilie...non c'è problema! a presto :)
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  19/09/2012 21:11:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Posso chiederti se magari un certo tipo di gay-style s/m leather ti abbia dato fastidio? Al concerto dei Metallica ho visto più gay-bikers che in qualsiasi live act di marc almond. In un certo senso il film ha dato visibilità anche a quel mondo
atticus  20/09/2012 11:20:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Del film mi infastidì il ritratto volutamente ripugnante dell'universo gay; che poi quella fosse l'epoca in cui un certo stile heavy/leather esplose è fuor discussione, ma rappresentare 'solo' quel tipo di comunità mi è sembrato molto ghettizzante e spaventoso ad ogni costo. Per me non è un gran film, il thriller è fiacco, vale molto di più per la performance di Pacino, molto intensa e ricca di sfumature.