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CRUISING regia di William Friedkin

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ULTRAVIOLENCE78     7½ / 10  07/01/2009 19:26:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il viaggio agli “inferi” della (omo)sessualità quale metafora delle umbratilità e delle molteplici nature che connotano ogni soggetto è interessantissimo. Come paradigmatica, in questo senso, si pone la vicenda di Steve Burns: egli, poliziotto sagace a cui è stato affidato il compito di infiltrarsi negli ambienti frequentati da omosessuali al fine di stanare e assicurare alla giustizia un serial-killer, si troverà a scoprire luoghi, situazioni e individui del tutto inediti e lontani da quelli comuni a lui noti; e queste nuove esperienze andranno di pari passo alle progressive rivelazioni di quelle parti di sé, che il poliziotto ignorava e che giacevano sopite in virtù delle influenze imposte dalla società. Ogni tappa verso l’identificazione e la cattura dell’omicida rappresenta per Burns un’ulteriore sfregio al propria coscienza che, passando attraverso il rifiuto di criminalizzare l’omosessualità e la rottura con la propria compagna, approderà ad una crisi irreversibile, alla quale conseguirà il totale ribaltamento delle parti: ciò che per Burns costituiva il nemico, lo spauracchio da stigmatizzare, demonizzare ed eliminare collimerà, in definitiva, con se stesso.
Un film oramai assurto a “cult” –in parte anche per le polemiche che ne sono seguite, che ha avuto il merito di trattare, forse in maniera un po’ frettolosa, tematiche che, per l’epoca, dovevano risultare più che scabrose.