Ciaby 9½ / 10 16/01/2012 17:12:40 » Rispondi Lui la stringe ubriaco, lei urla e piange. Lui le dice: "Vieni qui, amore mio." Lei gli dice: "Mi farai impazzire", poi le parti si invertono e i due vengono invasi dal fumo di sigaretta.
é un'immagine chiave del tenebroso e cinico sguardo di Hong Sang-Soo sul rapporto di coppia, impossibile da comprendere e come solo lui riesce a descrivere, scavando a fondo fino all'inconscio, mai così intimo e feroce, dove la gente deve gridare sempre contro chi piange, perchè non può permetterselo, perchè non c'è un cuore tra loro. è l'orrore dell'amore, dell'incomunicabilità e della distruzione psicologica.
Un film che vive di momenti ed ellissi, dove il dialogo riempie il vuoto a morsi e dove le insicurezze dei personaggi tessono legami inarrestabili, ma fragilissimi e destinati a scindersi troppo presto.
Un cinema che si ripete in continuazione ma che, parlando di vita, non riesce a stancare: perchè i suoi personaggi sono reali dispersi che affogano nell'alcol, in sigarette perennemente accese e rapporti sessuali senza amore. è l'inferno del cinema, ma anche della vita, raccontato con una leggerezza introvabile in altri autori. E sembra che parli di te, che ti punti il dito contro, condannandoti per il tuo voyeurismo e obbligandoti a guardarti dentro, prima di tuffarti nelle vite altrui.
è un cinema che si sta evolvendo sempre più, adottando toni sempre più leggeri e da commedia per metterci uno specchio davanti e illuminarci. Non è il Nirvana, è la cinepresa di un autore che, pur raccontando sempre la stessa storia, non finisce mai di raccontarti qualcosa in più. Ed è geniale.
Filmone, impreziosito da uno splendido bianco e nero e dalle eccellenti prove degli attori.