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PARADISO AMARO regia di Alexander Payne

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1819     8 / 10  19/02/2012 21:07:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per una volta il titolo italiano rende giustizia al film, anzi rispetto all'originale fa persino più effetto.
E' un drammatico molto intenso, le scene toccanti sono numerose e non danno tregua; nulla di insormontabile, ci vuole solo un po' di sensibilità. La storia non è particolarmente originale, quantomeno nella struttura portante, tuttavia sono presenti numerosi sfumature che la rendono coinvolgente.
Stupende le Hawaii, impossibile rimanere indifferenti. Buona l'interpretazione dei protagonisti, mi chiedevo quando fosse tornato un Clooney in gran forma; detto fatto, la sua è una prova eccellente.
Tra un sorriso e una lacrima c'è tutta la sostanza che sono un film ispirato può regalare, un peccato non gustarselo.
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  20/02/2012 01:28:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non condivido il fatto che il titolo italiano renda giustizia all'originale. Forse è solo più commerciale. In un mondo pervaso dal dolore, dalle delusioni, dalla compra-vendita di sentimenti alla stregua di territori e case, c'è qualcosa , un angolo di paradiso, che è il lascito delle generazioni che ci hanno preceduto. E' il nostro modo di essere, di comportarci, di relazionarci dinnanzi agli eventi che la vita ci riserva, è il nostro piccolo angolo dove poter con noi stessi ritrovare la pace perduta. E questo, ciò che siamo, non dobbiamo svenderlo, mai, a nessun prezzo, è la nostra discendenza.
1819  20/02/2012 22:26:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questione di gusti credo, a me è sembrato un piacevole ossimoro, per nulla eccessivo. Ottima analisi la tua in ogni caso. Ne presumo che il film ti sia piaciuto!
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  21/02/2012 00:31:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono sincero con te, purtroppo ho un pessimo carattere sono eccessivamente pretenzioso e pesantemente critico. E' un difetto, sono il primo ad ammetterlo ma è inutile cercare di cambiare il proprio modo di essere ,sarebbe, oltre che ad un inutile perdita di tempo, una violenza su se stessi. Detto questo preciso che il film mi ha indotto a riflettere, questo il cinema e l'arte in generale dovrebbe fare, anche se purtroppo molti se ne dimenticano e preferiscono tenere superficialmente acceso il senso della vista e spegnere quello del cervello. Non è un brutto film sia chiaro, riesce in pieno a trasmettere il suo messaggio, ma forse, per ciò che mi riguarda, nonostante la tragicità ,non è riuscito a toccare le corde giuste. Potrà sembrarti un paradosso ma la comprensione non sempre ti lega anche emotivamente ad una pellicola. Il ruolo di George Clooney poi è quanto di più complesso una sceneggiatura può offrire ad un attore, e per quanto mi riguarda non è riuscito nella titanica impresa di calarsi di volta in volta nei continui cambiamenti del suo stato d'animo. L'unica cosa che gli è riuscita veramente bene è la capacità di non essere un padre e forse chissà che tale spontaneità non derivi proprio dal suo privato ! Ho anche pensato a chi avrebbe potuto interpretare un ruolo simile, ma non mi è venuto veramente nessuno in mente, Peccato perchè azzeccare l'interpretazione giusta avrebbe(in un mondo meritocratico) condotto all'ambita statuetta. E' un film piacevole, lontanissimo però dai capolavori che possano definirsi tali. Capolavori che purtroppo sempre più latitano in un presente cinematografico veramente in crisi di idee. Spero di essere stato esaustivo e di non averti annoiato troppo.
1819  21/02/2012 22:58:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma quale annoiato, anzi ho apprezzato molto il tuo discorso!
Io oltre ad averlo compreso l'ho anche gustato per la sua semplicità; non è pesante né stucchevole e mi ha emozionato. Forse non passerà alla storia, ma un buon equilibrio generale come dicevi tu è già una gran cosa quando mancano le idee.