Chiudi finestraLA FUGA DI MARTHA regia di T. Sean Durkin
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NotoriousNiki 
7½ / 10 16/11/2015 21:39:51
» RispondiChe le Olsen sapessero recitare francamente è stata una scoperta, poi in realtà approfondendo ho scoperto che si trattava della sorella più piccola delle 2 arcinote e i conti tornavano. Dietro a Durkin c'è la produzione di Antonio Campos che di soggetti affetti da psicosi ne ha fatto un denominatore comune nella sua filmografia.
Durkin frammenta la narrazione, senza didascalie tra flashback e presente, tanto che inizialmente ho inciampato nell'orientarmi tra esse, in generale scricchiola la tripartizione della personalità di Martha, Marcy May, Marlene, nonostante una piattura nella seconda ora la costruzione di Martha è il punto nodale del film, il contrasto del mondo selvaggio indotto nella mente (il bagno nudo) con le apparenze borghesi, e in secondo luogo quando sembrano superate tornano i demoni della vita precedente inizialmente ritenuti semplici reminiscenze oniriche in realtà ben radicate nella mente. La Olsen stupisce perchè tra un Hawkes che quei panni li ha nel sangue e una Paulson versione borghese protettiva non ti aspetteresti di vederla uscire vincitrice, eppure talvolta bastano quegli occhi per calamitare lo spettatore,
Rollo Tommasi 03/02/2016 09:02:58 » RispondiMi aggrego al tuo voto.
7,5 lo inquadra perfettamente.
Elizabeth Olsen è indubbiamente l'unica attrice della famiglia!
steven23 17/11/2015 16:30:20 » RispondiNel leggere "che le Olsen sapessero recitare è stata una scoperta" ho cominciato a preoccuparmi... che mi fosse sfuggito qualcosa, mi sono chiesto? :)
Ho letto solo in un secondo momento che si trattava di Elizabeth... ora, non sarà chissà quale attrice ma l'ho vista in due o tre film e con le sorelle ha poco o nulla da spartire. Il tuo commento sulla sua interpretazione qui, però, mi ha incuriosito... non l'ho ancora vista (tranne in "Liberal Arts") in un ruolo davvero importante ai fini della vicenda, credo proprio dovrò rimediare con questo. Se poi arriva la sorpresa ben venga, ultimamente mi è successo già in un paio di occasioni di notare performance di attrici nettamente superiori al loro standard abituale.
NotoriousNiki 17/11/2015 17:35:04 » RispondiIo tutto il film incessantemente mi domandavo ''...ma può davvero essere una delle 2 gemelle?!?'', mi dicevo ''è uguale'', ignoravo l'esistenza di una terza pressoché identica sorella minore, poi indagando ho visto che questo film cade nell'anno del debutto, dunque aggiungo ulteriori meriti, e poi mi sono accorto che ha fatto 'Godzilla', il remake 'Oldboy' e 'Avengers' insomma a me è sconosciuta suppongo non al grande pubblico.
Recuperalo, belle atmosfere, ritmo lento, ritratto della periferia desolata del sud, una Olsen che sa recitare, invece tu sempre con le commediole e gli horror di serie Z stai? XD
steven23 17/11/2015 20:08:43 » RispondiSerie Z è dire poco xD Comunque sì, ma anche parecchi horror, almeno la metà dei quali, però, dimenticabili dopo nemmeno una giornata dalla visione.
E mettiamoci pure qualche film d'animazione, specialmente quelli giapponesi fino a poco tempo fa del tutto assenti dalla mia filmografia.
NotoriousNiki 17/11/2015 21:37:49 » RispondiNon esploro praticamente mai l'horror di serie Z, tranne Jay Lee (Zombie Strippers, Alyce), oppure qualche produzione a terzi del compianto Craven (Wishmaster, Feast), comunque se un bel prodottino a basso budget con qualche idea mi garba sempre, ho visto che hai fatto un bel commento a Fritt Vilt, qualche altra perla che hai scovato?
steven23 18/11/2015 11:39:13 » RispondiE fai bene, stanne il più lontano possibile... i due di Jay Lee li ho visti e non sono nulla in confronto a certa roba: anzi, il secondo se si fa qualche paragone ne esce più che a testa alta.
Fritt Vilt è stata una gradevolissima sorpresa così come il seguito che, però, devo ancora commentare. Per il resto sempre difficile scovare prodotti poveri di budget ma perlomeno di discreta qualità... ricordo "John dies at the end" che non era affatto male, oppure "My name is Bruce", anche se qui ci avviciniamo alla serie Z. Però è carino, una parodia che Bruce Campbell fa di sé stesso e dei suoi film... altrimenti "Eden Lake" (che se dovessi rivotare ora, dopo una seconda visione, andrebbe da 7 a 8.5), "Excision", "All hallows eve", quest'ultimo poverissimo di budget e con un secondo episodio inguardabile... il primo e il terzo, però, fanno un certo effetto.
Si', insomma, qualcosa c'è, poi dipende dai gusti...
... io in questi ultimi giorni mi sono messo d'impegno e sto recuperando qualche horror anni '40 e '50 di cui so ancora troppo poco.
NotoriousNiki 18/11/2015 17:00:43 » RispondiInteressante, 'Eden Lake' passa tra le priorità della lista, di Campbell ho amato un altro prodottino di serie B 'Bubba Ho-tep', segnati tutti.
40' e 50' escludendo i mostri della letteratura prodotti dalla Universal, che ritengo tra le migliori pagine dell'horror in assoluto 'L'Uomo Invisibile', 'Dracula', 'La Mummia', 'Frankenstein' e sopratutto l'episodio con la moglie interpretata dalla strepitosa Elsa Lanchester, ti consiglio William Castle anche se l'horror iniziò a girarlo solo dagli anni '60 (Homicidal, Macabro, La casa dei fantasmi, Gli occhi degli altri, Passi nella notte, 5 corpi senza testa con la Crawford), ha sfumature horror anche se puramente non lo è 'Il giglio nero' di Mervyn Leroy, colgo l'occasione per citartelo anche se con la tua ricerca non ci azzecca in pieno. In ambito francese di Franju 'Occhi senza volto', di Clouzot 'I diabolici' trattasi di classici del cinema horror europeo e probabilmente li conosci, 'La maschera di cera' di De Toth ne han fatto anche un remake di recente onorandolo al meglio con la presenza di Paris Hilton... sempre in ambito francese uno dei miei preferiti è Tourneur (Il bacio della pantera, Ho camminato con uno zombie, L'uomo leopardo, Il clan del terrore, La notte del demonio quest'ultimo in particolare mio preferito).
Horror proprio di serie Z mi viene in mente Ulmer che il capolavoro l'ha fatto in un altro genere 'Detour', ma ha fatto dei prodottini proprio con 2 soldi (L'incredibile uomo trasparente, L'uomo dal pianeta X), di Michael Powell già anni '60 e abbastanza illustre 'L'occhio che uccide', Aldrich non occorre citarne so che li hai visti.