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LA FUGA DI MARTHA regia di T. Sean Durkin

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Thorondir     5½ / 10  14/09/2022 11:48:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok il sottile psicologismo, ok il confronto tra mondi diversi ma ugualmente costrittivi e impositivi (questa sorta di comune del male e la famiglia alto-borghese), ok la scelta di non raccontare un passato nebuloso che rende tutto indefinito e precario. Ok tutto. Il problema sta nel fatto che la sceneggiatura del film viaggia costantemente di prima: non solo non si comprende cosa sia realmente la "comune" da cui fugge la ri-nominata Martha, ma il suo personaggio rimane intrappolato, senza una reale evoluzione, né negativa né positiva. Ancora: quando sembrerebbe che stia per esplodere la situazione tra Martha e la sua famiglia (sorella e marito di lei) il tutto non esplode mai. Si allude, al massimo si litiga, ma l'ambiguità non diventa mai disturbante. E quasi la scrittura ne sia consapevole ecco arrivare incursioni alla "Funny Games" che non ci dicono nulla di diverso da quello che già si era capito e cioè che quella comunità è tutto tranne che un paradiso libertario di amore e comprensione. Insomma, a conti fatti è un film che decide di trattenersi così tanto che alla fine rimane fermo.