Tumassa84 4½ / 10 08/03/2012 02:16:41 » Rispondi Noia e irritazione, sono queste le due sensazioni che mi ha maggiormente provocato l'ultima fatica di Spielberg. Per carità, tecnicamente non si discute, qualche scena particolarmente apprezzabile c'è, ma stiamo parlando di un regista con quaranta e passa anni di esperienza che ha girato pietre miliari del cinema commerciale statunitense. Quindi lo darei abbastanza per scontato.
Noia perchè il film è lungo, prolisso, telefonato. Irritazione per la retorica buonista di bassa lega e perchè mette su schermo tutto ciò che mal sopporto della scala di valori americana. Innanzitutto, la solita disneyana ripartizione manichea della realtà. Di qua i buoni, di là i cattivi. E i buoni vincono, sempre. Possibilità che vi sia anche solo una piccola sbavatura dall'happy end: 0%. Poi, io che l'ho visto in lingua originale, mi posso chiedere perchè gli inglesi debbano parlare con accento americano; e perchè francesi e tedeschi debbano parlare tra loro in inglese (addirittura ai propri cavalli fanno "easy, easy, oooh", come se fossero dei cow boy nel far west). Ma in effetti non credo che al di là dell'oceano si porranno queste domande. Infine, ho sofferto il patetismo di alcune scene, come quella in cui il soldato inglese e quello tedesco liberano insieme il cavallo discorrendo amabilmente come due vecchi amiconi di vecchia data (quando, alla richiesta di una pinza, da una commossa trincea gliene lanciano una decina ho avuto l'istinto di scappare dalla sala).
Mezzo punto in più per l'interpretazione dell'oca: è uno scandalo che non le abbiano dato l'oscar come miglior animale non protagonista.