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WAR HORSE regia di Steven Spielberg

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matteoscarface     8 / 10  24/02/2012 14:13:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema è anche e soprattutto racconto di immaginazione pura e semplice, di narrazione libera e senza confini. Detto questo, Spielberg riesce a essere spettacolare e coinvolgente nel mostrare la sfida per arare un campo di rape, doloroso mentre racconta la breve e illusoria parentesi di libertà di due fratelli tedeschi, avventuroso nella sfida tra cavallo e una macchina prima, epico in quella tra cavalli e macchine-mitragliatrici dopo, nuovo e vecchio mondo che si scontrano lasciando inevitabilmente il secondo sul campo, ma se prima è solo il ragazzo protagonista a fare una lieve caduta, nel secondo caso cadono a centinaia i soldati nella morte. Menzione di merito a parte per la scena più bella, la breve amicizia tra due nemici che neanche si conoscono, un inglese e un tedesco, per merito di un cavallo conteso come quella terra che si combattono, ma che in realtà non appartiene a nessuno. Amicizia che deve essere sciolta inetivabilmente da lì a pochi minuti, quando ricomincerà la battaglia. Spielberg ci mostra quest'ultimo aspetto con un'inquadratura in campo lungo, a distanza, con le ultime voci di apprezzamento sulla bestia che si perdono nella nebbia e nella notte. Anche in un film meno importante della sua carriera, Spielberg ritorna maestro, innamorato delle sue immagini, dei suoi attori, delle sue inquadrature, delle sue storie prima di ogni altra cosa. Ci sta parlando innanzitutto di uomini, ma attraverso gli occhi di un animale. E non un animale qualsiasi, ma uno di quelli più nobili e fieri, uno di quelli legati agli spazi sconfinati e alle imprese più dure, da sempre vicino agli uomini nel loro cammino, dal primo campo arato agli imperi mondiali. Esemplare sotto questo punto di vista la sfida del cavallo che corre folle per un campo pieno di filo spinato o che, trovandosi chiuso da un carro amato, trova la forza per saltargli sopra. A chiusura del film c'è un ritrovamento sperato (tipico del cinema di questo regista), ma forse impossibile, come ci ricordano uno scenario e un'illuminazione di stampo teatrale (come se fosse un fondale dipinto), un technicolor di un'epopea western anni '40, a ricordarci che prima di tutto qui c'è una favola, un racconto di pura immaginazione. Sapete, a guardare ai lati belli della vita, ai sentimenti puri e a ciò che di buono c'è negli uomini non per forza si fa peccato.
matteoscarface  24/02/2012 14:26:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sono dimenticato di dire che lo sguardo è dato a tutti, non è una storia raccontata attraverso i soldati inglesi, tramite il cavallo ci mostra tutti, francesi, inglesi, tedeschi. Non è un film di guerra. E non è vero che ci sono solo uomini buoni, Spielberg ci mostra quelli a cui non frega nulla del cavallo e degli altri uomini, semplicemente si concentra su quelli più sensibili. Quei pochi puri, destinati comunque a cedere. Anche il ragazzo cede al vecchio francese il suo cavallo, è solo la storia personale di questo a convincerlo a lasciarlo al giovane.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  24/02/2012 14:44:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nooooo maddai, mo' esce fuori che War horse è un bel film...L'avevo già battezzato "ennesima caca.ta di Spielberg", mo' mi tocca concedergli il beneficio del dubbio, sei cattivo.
matteoscarface  24/02/2012 17:34:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
guarda è un film pieno di piccoli dettagli che vale la pena di scoprire, bollarlo come blockbuster di quarta categoria non sta in cielo nè in terra.
E' un film sui sogni spezzati, tutti guardano a quello del protagonista che si compie senza guardare però a quelli distrutti: il capitano inglese che cavalca contro le mitragliatrici in cerca di onore, i due fratelli tedeschi, l'amicizia impossibile di due nemici, quello della bambina francese e di suo nonno... tutti sogni infranti dalla guerra, una guerra piena di morti che non vengono però mai mostrati, come nelle favole, e qui sta l'originalità della scelta di Spielberg. Il tono è quello di una favola: perchè viene criticato come infantile l'amore di uomo per un animale? E aggiungo che il ragazzo, adolescente e quindi preso da moti d'animo e dalla rabbia, all'inizio vorrebbe andare in guerra ma non può, quando ci va non è per l'animale ma perchè costretto dalla leva obbligatoria, non è vero che lui va in guerra per cercare il suo cavallo, non è così punto e basta, lui è obbligato e per caso sente la storia di questo cavallo miracoloso di cui tutti parlano. Appunto una favola, piena di dolori su cui si deve passare prima di arrivare alla fine. Ma nessuno ci fa caso a questo perchè Spielberg bisogna criticarlo subito, come dice qualcuno sotto "dovrebbe ritirarsi". C'è da mettersi le mani nei capelli.
Invia una mail all'autore del commento Silly  25/02/2012 20:39:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
se matteoscarface scrive un commento così appassionato dopo 2500 anni, mi sa tanto che dev'essere proprio un bel film.