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ROMANZO DI UNA STRAGE regia di Marco Tullio Giordana

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favam     7 / 10  21/04/2012 09:27:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film sembra più incentrato sul commissario Calabresi, l'ottimo Mastrandrea, che sulla strage vera e propria. Anche Pinelli è ben caratterizzato (Favino il migliore di tutti) mentre lo stato italiano sembra composto nella quasi totalità (prefetto, questore e persino Saragat) da mafiosi incontrollabili. C'erano sicuramente mele marce ma non l'avremmo scampata se accettassimo per buona la riproposizione in toto della classe politica riportata da Giordana in questo film.
La teoria della doppia bomba di Paolo Cucchiarelli come probabile ipotesi finale resta appunto una teoria da bar senza alcun riscontro attendibile e la caretterizzazione dei fasci non mi pare credibile: Freda manca di carismatico spessore e Ventura parla a destra e a manca di attentati bombe e timer come se stesse andando dal tabacchino a comprarsi le sigarette. La figura di Moro poi è improbabile e mistica tanto che arriva persino a profetizzare la propria morte manco fosse gesù cristo e la recitazione di Gifuni è decisamente troppo sopra le righe.
Giordana non riesce quindi a liberarsi completamente da luoghi comuni e caricaturali che con la loro assenza avrebbero reso un tantino più rigoroso questo film come meriterebbe invece l'argomento così vorace di approfondimenti. Certo si sarebbe rischiato il documentario puro oppure un vero capolavoro.
Dopo i difetti concedo però al film il merito di avere comunque riportato alla luce delle pagine buie e tristissime della storia d'Italia che necessiterebbero, anche per rispetto ai parenti delle vittime e dei cittadini italiani tutti, di venire finalmente alla luce in tutta la loro più feroce e delirante verità.